Uffizi, la Filcams Cgil Firenze: “Occorre migliorare le condizioni salariali dei lavoratori dell’appalto sorveglianza, basta col risparmiare sulla pelle di chi garantisce ogni giorno la fruizione dei nostri beni culturali”. Chiesto un incontro alla Direzione
Il giorno di Pasquetta la Galleria degli Uffizi di Firenze è stata straordinariamente aperta al pubblico anche grazie al lavoro dei dipendenti della società Dussmann.
Si tratta di una ventina di lavoratori, in servizio dallo scorso novembre fino al prossimo giugno, che svolgono in appalto mansioni di sorveglianza, con condizioni salariali peggiori rispetto ai lavoratori statali, a quelli assunti tramite società in house e ai lavoratori in appalto con il contratto del commercio.
Come Filcams-Cgil Firenze avevamo avvisato, a novembre scorso, che tale ipotesi avrebbe peggiorato le condizioni generali dei lavoratori sull’appalto e rischiato di innescare un meccanismo al ribasso, dove il “lavoro cattivo” avrebbe cacciato il “lavoro buono”. Per tale ragione avevamo chiesto un incontro alla Direzione Museale che ha semplicemente chiarito che tale decisione risultava legale, senza fornire ulteriori spiegazioni.
Questa situazione è scandalosa e rappresenta un ulteriore declino del lavoro nella cultura: si punta sull’esternalizzazione e sul risparmio, a discapito dei diritti, della qualità e della stabilità occupazionale. Nel cuore di Firenze, invasa dal turismo di massa, gli incassi aumentano ma le briciole per i lavoratori sono sempre meno.
Si risparmia sulla pelle di chi garantisce ogni giorno la fruizione dei nostri beni culturali, mentre si moltiplicano le forme di precarietà.
Nei prossimi decideremo le azioni da mettere in campo a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, per i quali intanto chiediamo che passino al Contratto del Commercio (ora hanno quello Multiservizi), e sollecitiamo la Direzione Museale ad un incontro formale.
Firmato: Filcams Cgil Firenze