“Le indagini della Procura di Prato, sempre efficaci, hanno fatto emergere altre tre confezioni dove l’illegalità è l’elemento predominante, ennesima prova che il sistema di produzione illegale nel distretto pratese continua ad operare come sempre. – dice Juri Meneghetti, segretario generale della Filctem CGIL di Prato e Pistoia – I controlli sono fondamentali per il contrasto alla illegalità ed allo sfruttamento lavorativo, ma il contrasto sarebbe ancora più efficace se venissero puntualmente chiamati in causa i committenti che danno lavoro a queste aziende scorrette.”
“Dalla stampa apprendiamo che l’attività lavorativa sarebbe stata sospesa in tutte e tre le ditte per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro – continua il sindacalista – insicurezza e sfruttamento lavorativo fanno sempre coppia nella parte di produzione illegale del tessile abbigliamento. Anche in tema di salute e sicurezza – prosegue Meneghetti – i committenti dovrebbero essere parte in causa per le inadempienze in materia di chi lavora per loro, dando invece lavoro a chi rispetta le norme.”
“Ricordo che – conclude Meneghetti – proprio uno dei referendum proposti dalla CGIL è sul tema della responsabilità dei committenti su salute e sicurezza, tema che dovrebbe stare a cuore a tutti, un buon motivo per il quale andare a votare 5 SI’ i prossimi 8 e 9 giugno”
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