Ue: Cgil condanna gravi parole di Meloni su Manifesto di Ventotene

“Le parole di scherno della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene sono estremamente gravi. Ce le sentiremo rinfacciare ovunque, in Europa e nel mondo. Dovremo continuamente condannarle, prenderne le distanze, ribadire che l’Italia è quel Paese che ha dato la vita delle sue figlie e dei suoi figli migliori proprio per scriverlo, quel Manifesto: la base dell’Europa di pace, di libertà, di diritti, di solidarietà tra popoli diversi e di giustizia nel mondo del lavoro”. Così la Cgil nazionale in una nota.

“Quelle parole – prosegue la Confederazione – salvano dunque le azioni del regime dittatoriale fascista e condannano, invece, le cittadine e i cittadini, esponenti della cultura, della politica, della società civile, incarcerati e confinati da quello stesso regime. È sconcertante”.

“Per sfuggire e distogliere l’attenzione dalle evidenti difficoltà e contraddizioni presenti nella sua stessa maggioranza di governo proprio sul ruolo e sul profilo dell’Europa in questi drammatici momenti – si legge ancora nella nota – la Presidente del Consiglio abiura il testo che ha gettato le basi per un’Europa di pace e democrazia. Un testo riconosciuto come tale da ogni istituzione europea. Chiunque ha a cuore il ruolo e l’immagine del nostro Paese non meritava tutto questo”, conclude la Cgil.

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