L’Istituto Fanfani licenzia un lavoratore membro della Rsu, la Filcams Cgil protesta e chiede la reintegra: “Valuteremo tutte le azioni possibili per tutelarlo, si tratta di un atto grave e intimidatorio, che in realtà secondo noi cela l’irritazione dell’azienda rispetto al tavolo sindacale in atto”
L’Istituto Fanfani ha licenziato un rappresentante Rsu della Filcams Cgil di Firenze, formalmente per questioni disciplinari. Un atto gravissimo, che in realtà secondo noi cela l’irritazione dell’azienda rispetto al tavolo sindacale in atto, in cui abbiamo richiamato più volte l’Istituto al rispetto del Contratto nazionale.
Siamo contenti che l’Istituto Fanfani sia stato rilevato da una nuova società, con l’obiettivo di espandere il business, ma questa operazione non può ricadere sulle spalle dei lavoratori.
Più volte, tra l’altro, abbiamo chiesto il piano industriale, che mai ci è stato illustrato.
Sono mesi, infatti, che Fanfani impone ai propri dipendenti orari massacranti, fuori dalle regole del contratto nazionale. Abbiamo iniziato a confrontarci con l’azienda, rendendoci disponibili a trovare delle soluzioni che però non potevano tradursi negli attuali orari di lavoro di 7 giorni su 7 dalle 7 del mattino alle 22 di sera, tra l’altro anche retribuiti non come prevede il Contratto nazionale.
Certamente, il nostro rappresentante Rsu (eletto insieme ad un’altra delegata, con una partecipazione al voto di oltre l’80% degli aventi diritto) ha condotto, supportato dalla nostra organizzazione, la battaglia per tutelare i propri colleghi dai carichi di lavoro che iniziano ad essere insopportabili, talmente insopportabili che stiamo ricevendo molte chiamate di lavoratrici e lavoratori che stanno pensando di dimettersi.
L’Istituto non ha certo apprezzato le obiezioni mosse dalla parte sindacale, arrivando a confrontarsi con noi con toni anche molti accesi, fino ad abbandonare il tavolo.
Guarda caso, le lettere di contestazione disciplinare, tutte basate sul dissenso espresso dal lavoratore rispetto alla gestione aziendale, sono state sempre consegnate alla vigilia di ciascun incontro sindacale.
Un atto intimidatorio grave, che dimostra come l’azienda voglia gestire le relazioni sindacali e colpire il dissenso.
Vogliamo immediatamente la reintegra del lavoratore, e valuteremo con i nostri legali tutte le azioni possibili a tutelare il lavoratore e il ruolo del sindacato.
Firmato: Filcams Cgil Firenze