Cgil e Filctem Cgil Toscana: “No all’ulteriore vendita di azioni di Toscana Energia ad Italgas”

La Cgil e la Filctem Cgil della Toscana – come già fatto nel 2018 quando tutti i comuni soci di Toscana Energia (non esercitando il diritto di prelazione sul 2% delle quote che 5 comuni della provincia di Pisa avevano inopinatamente deciso di vendere) consentirono al partner privato Italgas di assumere la maggioranza assoluta e il pieno controllo dell’utility toscana – ribadiscono la propria contrarietà riguardo alla notizia, riportata dalla stampa in questi giorni, della vendita di un ulteriore 20% delle azioni della società energetica, quota che il comune di Firenze ha conferito ad Alia Multiutility nel 2022, facendo in questo modo salire la quota di Italgas al 71%,.
Crediamo che il ruolo della proprietà pubblica nelle scelte strategiche che in futuro Italgas valuterà per la nostra regione, pur avendo già oggi la maggioranza e quindi la gestione di Toscana Energia, possa essere meglio esercitato mantenendo una presenza importante delle amministrazioni locali e delle società pubbliche nelle quote sociali dell’azienda per salvaguardare quell’interesse generale che caratterizza questo tipo di servizi. Invece rischiamo di assistere ad un ulteriore indebolimento del ruolo dei soci pubblici in settori strategici per i cittadini e per la sviluppo del territorio.
Non ci risulta infatti ad oggi alcuna necessità o incompatibilità che spinga i soci pubblici, e tra questi Alia Multiutility, alla vendita delle quote di Toscana Energia e all’alienazione di un patrimonio costruito nel tempo attraverso l’impegno e il coinvolgimento di molteplici attori – lavoratrici e lavoratori, istituzioni locali, soggetti economici e sociali – che ha dato negli anni un contributo importante allo sviluppo dei nostri territori. Un patrimonio delle cittadine e dei cittadini toscani che dovrebbe, secondo il sindacato, essere difeso dalle istituzioni pubbliche.

Firmato: Cgil Toscana e Filctem Cgil Toscana

Pulsante per tornare all'inizio