Una vittoria che conferma la verità: il diritto al lavoro dignitoso.
Oggi, con una sentenza che ha segnato un punto di svolta, si celebra una vittoria storica per un
lavoratore che ha lottato per anni per veder riconosciuti i propri diritti, assistito dalla Flai Cgil e rappresentato dagli Avv.ti Andrea Stramaccia e Gianluca Esposito.
Un lavoratore che, per troppo tempo, ha dovuto affrontare l’incertezza di un orario di lavoro mai comunicato in modo chiaro, un orario che cambiava da un giorno all’altro, con l’azienda che si limitava a inviargli un messaggio di WhatsApp per l’ingresso, senza mai rivelare l’ora di uscita. Il lavoratore poteva uscire solo quando gli veniva detto dai responsabili.
Una precarietà organizzativa che ha tenuto il lavoratore nell’incertezza costante, privandolo della possibilità di pianificare la propria vita e il proprio tempo libero.
Oggi, il Tribunale di Pisa si è pronunciato con chiarezza: il lavoratore ha diritto a un orario di
lavoro certo, comunicato in anticipo e rispettato dall’azienda. Il Tribunale ha confermato che un
lavoratore non possa essere lasciato nell’incertezza e che ogni dipendente ha il diritto di sapere
quando inizia e quando finisce la propria giornata lavorativa.
La Biancoforno di Fornacette, già da tempo sotto la lente di ingrandimento per le condizioni di lavoro dei propri dipendenti, ha sempre risposto alle denunce della CGIL con smentite e parole vuote,
cercando di mascherare la realtà. Ma la verità non si può nascondere per sempre.
La Flai ha denunciato più volte, con articoli e comunicati, le violazioni dei diritti dei lavoratori,
mettendo in luce un sistema che offre lavoro senza rispettare i diritti dei lavoratori.
Ogni nostra denuncia è stata puntualmente smentita dall’azienda, che ha cercato di manipolare i fatti per difendere i propri interessi. Ma oggi, con questa sentenza, abbiamo ottenuto ciò che da anni stiamo cercando di far emergere: la verità è venuta alla luce.
Questa battaglia non riguarda solo lui, ma tutti i lavoratori che ogni giorno vivono le stesse condi-zioni di incertezza e retribuzione non adeguata per i sacrifici loro richiesti.
Quella di oggi è una vittoria che riguarda tanti, troppi, che come questo lavoratore hanno visto ne-gati i loro diritti più elementari. La mancanza di un orario stabile e definito non è solo una que-stione di pratiche aziendali scorrette, ma è la negazione di un diritto fondamentale: il diritto a po-ter programmare la propria vita, a poter conciliare il lavoro con il proprio tempo libero, a poter pianificare un futuro.
Questa causa vinta è il segno che la verità non può essere ignorata. Ma non è solo una vittoria
individuale: è il riconoscimento di un diritto che appartiene a tutti i lavoratori. È una battaglia che
non finisce qui, perché i diritti sono inalienabili, non si negoziano. La lotta per una vita lavorativa
dignitosa è la battaglia di tanti che non si fermeranno fino a che l’Azienda non deciderà di rispetta-re legge e contratto.
Ogni lavoratore che vive nella paura e nell’incertezza è parte di questa lotta, una lotta che la CGIL continuerà a portare avanti, con determinazione e coraggio.
La nostra vittoria è solo l’inizio: un diritto è un diritto, e non c’è forza che possa fermare chi lotta per la verità.
Flai Cgil Pisa