Coin chiude 8 punti vendita in Italia, tra cui Sesto Fiorentino. Protesta dei sindacati

Nel 2025 chiuderanno i battenti 8 punti vendita del Gruppo Coin, la catena italiana di grandi magazzini operativa nel settore della vendita al dettaglio di abbigliamento e accessori per la casa. Dopo il negozio di Grugliasco, nel torinese, che sarà dismesso già a gennaio, nel corso dell’anno sono previste le chiusure di altri sette negozi storici: Roma Lunghezza, Roma Bufalotta, San Donà di Piave (VE), Latina, Vicenza, Milano City Life e Sesto Fiorentino (FI).

Le chiusure coinvolgeranno un totale di 92 dipendenti, di cui 50 sul territorio di Roma.

E’ quanto comunicato dalla direzione societaria nel corso dell’incontro convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, fortemente sollecitato dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

Il confronto, che ha formalmente istituito il tavolo al MiMiT “Ministero delle Imprese e del Made in Italy”, ha evidenziato la complessità della situazione aziendale. La crisi del Gruppo Coin ha avuto origine ben prima della pandemia, ma gli anni del Covid-19 hanno aggravato la situazione finanziaria dell’azienda, portando a un debito di circa 80 milioni di euro. Nel tentativo di affrontare questa situazione, Coin ha avviato a giugno 2024 la procedura di Composizione Negoziata della Crisi, con l’obiettivo di garantire la continuità aziendale attraverso negoziazioni assistite da un esperto indipendente. Tale procedura ha permesso di avviare un dialogo con i creditori e di attivare misure cautelari.

Le organizzazioni sindacali, presenti con le rispettive confederazioni, hanno espresso le loro preoccupazioni e richiesto un maggiore coinvolgimento e partecipazione delle scelte. I sindacati, inoltre, hanno richiesto informazioni dettagliate sugli investitori e chiarimenti sulle strategie aziendali a breve, medio e lungo termine e garanzie rispetto alle misure di tutela per le lavoratrici e i lavoratori sia diretti che indiretti a partire da quelli in forza presso il punto vendita di Grugliasco. Inoltre, hanno ribadito la necessità di un piano sociale di ricollocazione per i dipendenti impattati dalle possibili dismissioni.

Su sollecitazione del Mimit, Coin ha dichiarato la propria disponibilità ad evitare azioni unilaterali e ad avviare un confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali, volto a individuare soluzioni utili per una ripresa economica entro il 2026 e per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Al momento, non ci sarebbero informazioni in merito alla decisione del Tribunale circa la proroga di ulteriori 60 giorni, richiesta dalla società, delle misure di protezione, in scadenza il 24 dicembre.

Il prossimo incontro con il Gruppo Coin si terrà il 23 dicembre 2024 in sede sindacale, mentre un nuovo tavolo presso il Mimit è fissato per il 4 febbraio 2025. Il ministero si è impegnato a monitorare la situazione in modo continuativo e a tenere aperto il tavolo di crisi

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