Flc Cgil Lucca: “No all’accorpamento del liceo Don Lazzeri-Stagi e dell’Isi Marconi”

Nella mattinata di venerdì 6 dicembre, la Conferenza Zonale della Versilia ha stabilito che il secondo accorpamento di istituti scolastici previsto per il prossimo anno scolastico nella provincia di Lucca, dopo quello già confermato dalla Conferenza Zonale
della Valle del Serchio per gli istituti comprensivi di Bagni di Lucca e Borgo a Mozzano, riguarderà il liceo artistico Don Lazzeri – Stagi di Pietrasanta e l’ISI Marconi di Viareggio e Seravezza.

Questo a causa di una legge che prevede l’accorpamento degli istituti con meno 800 alunni iscritti (limite spostato a 600 alunni dalla Regione Toscana). Una misura deleteria per il sistema scolastico perché, pur di risparmiare sui costi amministrativi, si vanno
a perdere posti di lavoro e si peggiora in maniera sconsiderata l’ambiente didattico, da un lato sovraccaricando di lavoro il personale amministrativo e i collaboratori scolastici, dall’altro creando ulteriore sovraffollamento nelle classi.

La Flc Cgil è quindi assolutamente contraria al fenomeno degli accorpamenti, e non solo nella nostra provincia, a causa dei danni permanenti che questo comporta all’intero sistema scolastico nazionale e del modello di Paese che viene proposto da questo genere
di misure. Ci chiediamo infatti come mai questo governo imponga una logica rigidamente numerica riguardo al numero di iscritti per decidere quali scuole debbano essere accorpate, invece di andare ad intervenire prima sulle situazioni realmente più critiche,
in modo da salvarne il futuro.

In questo caso specifico, la differenza degli insegnamenti proposti sarebbe solo uno dei problemi. Con l’accorpamento, il Don Lazzeri – Stagi perderebbe la propria autonomia, svalutando il ruolo storico di un istituto che rappresenta tanto un’eccellenza formativa
quanto una peculiarità dell’offerta didattica del territorio. Pietrasanta e il Don Lazzeri – Stagi sono infatti realtà profondamente legate alle arti, in particolare alla scultura del marmo. La tutela della formazione in questo ambito dovrebbe quindi rappresentare
una priorità assoluta, anche per via della vicinanza con l’Accademia delle Belle Arti di Carrara.

È inoltre doveroso ricordare che, vista l’impossibilità di sapere come verranno utilizzati gli spazi didattici dopo l’accorpamento, si rischiano anche di mandare in fumo i 19 milioni di euro investiti dalla Provincia di Lucca per la realizzazione della nuova
sede del Don Lazzeri – Stagi, che a nostro parere avrebbe comunque portato ad un aumento delle iscrizioni.

L’ISI Marconi, invece, ha già sedi in due comuni, Viareggio e Seravezza, e quindi, in seguito all’accorpamento, l’unico istituto scolastico che ne deriverebbe si troverebbe dislocato su tre diversi comuni. Questo aspetto rischia di renderlo il meno scelto dai
lavoratori di ruolo, che sarebbero costretti a spostarsi costantemente, aumentando ulteriormente la presenza di personale precario e togliendo così la garanzia di una continuità didattica agli studenti.

Inoltre, la scelta di accorpare un istituto in salute dal punto di vista del numero di iscritti come il Marconi, esporrà la Versilia al rischio di altri accorpamenti per il prossimo anno, vista la presenza di altri istituti dal basso numero di iscritti, e quindi
anche al rischio di perdere numerosi altri posti di lavoro.

Solo questo accorpamento costerà infatti il lavoro a: 8-10 collaboratori scolastici, 3-4 collaboratori amministrativi, 1 DSGA e 1 dirigente scolastico, oltre ad un numero imprecisato di insegnanti, che dipenderà dal numero di iscrizioni al prossimo anno scolastico.

Durante gli incontri istituzionali non siamo ascoltati. Adesso attendiamo risposte, ribadendo che, come organizzazione sindacale, saremo impegnati a vigilare sull’applicazione del contratto collettivo nazionale, che non prevede scavalchi per il personale Ata
né orari spezzati per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario.

Antonio Mercuri, Segretario Generale Flc Cgil Lucca

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