Sciopero generale Cgil-Uil, alta adesione. 70mila in corteo a Firenze

70mila persone alla manifestazione regionale a Firenze per lo sciopero generale Cgil-Uil (adesione toscana all’80%) per cambiare la Legge di Bilancio.

Rossano Rossi (Cgil): “Dalla nostra regione parte un messaggio forte verso l’esecutivo: più giustizia sociale o le mobilitazioni proseguiranno”.
Paolo Fantappiè (Uil): “Da qui un grido di allarme. Grande risposta della Toscana. Siamo qui perché c’è un Paese in difficoltà

Alta adesione allo sciopero (in Toscana sull’80%, interessati tutti i settori, tranne quello ferroviario) e grandissima partecipazione (circa 70mila persone) alla manifestazione regionale a Firenze per lo sciopero generale nazionale Cgil-Uil per cambiare la Legge di Bilancio del Governo
Il corteo di Firenze, partito da piazza Santa Maria Novella, ha visto le conclusioni in una strapiena piazza Poggi (a migliaia non sono riusciti a entrare), dove sono intervenuti dal palco Rossano Rossi (segretario generale Cgil Toscana), lavoratori, lavoratrici, pensionate/i, Ivana Veronesi (segreteria Uil nazionale). Erano in piazza i massimi esponenti delle istituzioni regionali e cittadine e della politica regionale.

I due sindacati sono scesi in piazza per chiedere di “cambiare” la Legge di bilancio, considerata del tutto “inadeguata a risolvere i problemi del Paese”, e per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali.

LE DICHIARAZIONI

Rossano Rossi (segretario generale Cgil Toscana): “Con buona pace di chi vorrebbe limitare il diritto di sciopero, in Toscana si rilevano grande adesione all’agitazione e grande partecipazione alla manifestazione. Da qui è partito un messaggio forte verso il Governo: questa Manovra è ingiusta, penalizza particolarmente la nostra regione e va cambiata nella direzione di una maggiore giustizia sociale. Senza risposte concrete dall’esecutivo, la mobilitazione andrà avanti e ci troverete ancora nelle piazze e nei luoghi di lavoro a protestare, insieme alla tanta gente che non ne può più di fare i contri con inflazione e salari fermi, e di vedere aumentare le diseguaglianze e le ingiustizie sociali, le crisi industriali, i problemi della sanità e dei servizi pubblici, mentre le spese militari s’impennano”.

Paolo Fantappiè (segretario generale Uil Toscana): “La popolazione Toscana ha risposto alla grande. Siamo qui perché c’è un Paese che non riesce ad arrivare alla fine del mese, i dipendenti e pensionati che non ce la fanno più.
Serve un recupero del potere d’acquisto e risorse su diversi temi fondamentali come sanità e stato sociale. La manovra non dà risposte neanche su precariato e sicurezza sul lavoro. Avevamo fatto delle proposte, dalla detassazione degli aumenti contrattuali all’extratassa sugli extraprofitti. È opportuno andare a tassare rendite e grandi capitali a favore del lavoro e delle persone meno abbienti. Da qui lanciamo un grido d’allarme!”

LA NOTA NAZIONALE

Cgil, Uil, sciopero riuscito: adesione oltre il 70%, mezzo milione in piazza

“Sciopero riuscito. Il mondo del lavoro ha abbracciato le ragioni della nostra mobilitazione. L’adesione allo sciopero è stata di oltre il 70%, e mezzo milione di persone sono scese in piazza, nelle oltre 43 manifestazioni pacifiche e democratiche”. Così Cgil e Uil plaudono all’esito dello sciopero generale proclamato per la giornata di oggi.
“La legge di bilancio – aggiungono le due Confederazioni – non risponde ai bisogni del Paese e dei cittadini e le piazze piene di oggi lo hanno dimostrato. Aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione e servizi pubblici, investire nelle politiche industriali sono priorità per le lavoratrici e i lavoratori”.
Risultati positivi in tutti i comparti. Dal settore metalmeccanico (85% Ducati di Bologna; 75% Brembo di Bergamo e Acciaierie Italia di Genova; 79% Ariston di Ancona; 85% Marcegaglia di Mantova; 74% Bosch di Bari; 90% Electrolux di Pordenone; 95% Ast di Terni) all’agroindustria (100% all’Heineken di Taranto, alla Sammontana di Firenze e alla Citterio di Parma; 85% alla Orogel surgelati di Forlì Cesena, alla Ferrarelle in Valle Camonica), passando per il chimico, la gomma plastica e il tessile (95% Isab di Siracusa; 90% Pirelli di Settimo Torinese; 90% Loro Piana di Vercelli). Dal settore edile e legno arredo (90% Italcementi di Brescia; 100% alla D’Agostino Costruzioni, cantiere anello ferroviario di Palermo, 75% Poltrona Frau di Macerata) al commercio (85% Coop e IperCoop della Liguria e al Carrefour di Carugate, 90% all’Ikea di Genova). Nei servizi punte del 100%, come negli appalti mense di Torino e provincia (Camst, Vivenda, Autentica, Ladisa).
Nei trasporti si toccano punte del 100% in alcuni settori, come quello portuale con la compagnia portuale di Ravenna. Nel trasporto marittimo adesione fino all’80% nel personale dei traghetti in Sicilia di Caronte&Tourist e Liberty Lines. Adesioni altissime nei corrieri, sia diretti che indiretti: 80% Amazon indiretti e 90% in Dhl nel Lazio e in Ups in Lombardia. Nel trasporto pubblico adesioni alte a Torino e a Cagliari, con una media del 70%. Chiuse Linea 1 e 6 e la Funicolare centrale a Napoli, la linea M3 a Milano e cancellazioni di bus in molte città. Molto bene anche il trasporto aereo, con cancellazioni di più di 100 voli di Ita Airways e alcune cancellazioni all’aeroporto di Bologna e negli scali della Sardegna.

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