Scuola, sanità, servizi pubblici, trasporti (ad eccezione dei treni): domani mezza Italia, e con essa la Toscana, si ferma per lo sciopero generale indetto da Cgil, Uil e alcuni sindacati autonomi (Cobas, Cub, Adl) contro la manovra finanziaria, la politica economica e del lavoro del governo, ma anche contro alcuni recenti provvedimenti come il c.d “decreto sicurezza” (DL1660) che inasprisce le pene per molti reati e ne introduce di nuovi, ledendo secondo i due sindacati lo stesso diritto di sciopero.
“La manovra è come un Robin Hood al contrario” dice a Novaradio il segretario toscano della Cgil. Rossano Rossi: “Aumenti salariali ridicoli, tagli alla sanità, ai trasporti e alla scuola, una manovra che pesa su lavoratori e pensionati mentre dovrebbe andare a prendere le rispose da chi in questi anni ha fatto extra profitti”. E aggiunge: “Un esempio è quello dell’ultima crisi della Toscana, l’annuncio di 260 esuberi alla GSK di Siena, dopo gli anni del covid in cui l’azienda ha fatturato milioni di ricavi e guadagni”.
Sul diritto di sciopero è ancora fortissima la tensione tra organizzazioni sindacali e governo in particolare sulla precettazione chiesta dal Ministro Matteo Salvini per il lavoratori del Tpl. Alcune federazioni, com quella di Milano, hanno accettato di ridurre nel settore del tpl lo sciopero a 4 ore; in Toscana una decisione sarà presa nelle prossime ore. Se lo sciopero nel tpl sarà confermato, a Firenze le fasce di garanzia saranno per gli autobus si Autolinee Toscane tra le 4.15 e le 8.14 e tra le 12.30 e le 14.29, per la tramvia di GEST dalle 6.30 alle 9.30 e dalle 17 alle 20. Aerei e traghetti e taxi si fermeranno comunque per tutta la giornata lavorativa.
A Firenze doppia manifestazione: a quella dei sindacati Cgil e Uil che partirà alle 9,30 da piazza santa Maria Novella per concludersi in piazza Poggi, si aggiunge quella dei sindacati Cobas e Cub che prenderà il via da piazza Puccini per concludersi in piazza Dalmazia dopo aver attravresato il quartiere di Novoli.