Il Tirreno, aperte procedure per trasferimento 35 poligrafici da Livorno a Sassari. Protesta Slc Cgil

Il Tirreno, aperte procedure per trasferimento 35 poligrafici da Livorno a Sassari. La Slc Cgil protesta: “Sono licenziamenti mascherati”. Il 13 novembre incontro sindacato-azienda

In data 7 novembre il gruppo SAE ha aperto la procedura per il trasferimento di ramo di azienda nelle nuove società costituite, tra le quali SAE Servizi.
L’azienda ha così formalizzato che tutti i lavoratori e lavoratrici poligrafici de Il Tirreno vengono trasferiti da Livorno a Sassari.
Si tratta del licenziamento mascherato di 35 poligrafici.
Tutto questo nonostante che la sede di Livorno rimanga aperta e pienamente operativa, visto che i giornalisti rimangono in servizio.
Tutto questo nonostante che da anni i poligrafici lavorino per le testate presenti sul territorio nazionale, confermando che la remotizzazione è un fatto.
Tutto questo nonostante il fatto che i bilanci aziendali siano in attivo, dopo anni di passivo.
Il 13 novembre ci sarà l’incontro con l’azienda e partiremo dalle soluzioni da adottare per dare slancio al giornale che rendono ingiustificabile il trasferimento del personale.

SLC/CGIL Livorno ha subito richiesto l’incontro per avere il quadro completo della situazione, in particolare:
1) il piano industriale e le azioni per affrontare la crisi del settore
2) visti i bilanci in miglioramento, le prospettive finanziarie
3) quali prospettive occupazionali sono previste nei prossimi anni
4) i motivi veri, tempi e modalità del trasferimento di tutto il personale

SLC/CGIL Livorno e le RSU sono pronte ad iniziare il confronto con l’azienda partendo da un “no ai trasferimenti – no ai licenziamenti”. Si parte da qui per affrontare la crisi del settore ed individuare le soluzioni per far continuare a lavorare una storica testata giornalistica come Il Tirreno.
SLC/CGIL Livorno, le RSU e i lavoratori e lavoratrici hanno le idee chiare su come sviluppare l’azienda, valorizzando ciò che serve oggi nel duro mercato dell’informazione e della comunicazione; ma l’azienda deve riuscire ad ascoltare le loro voci.

Firmato: Slc Cgil

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