Servizi museali Accademia e Bargello (Firenze), il 16 novembre sciopero indetto da Filcams Cgil Firenze e UilTucs Toscana: “A pochi giorni dal G7 del turismo in città, ecco una vertenza emblema dell’overturismo, dove non si redistribuisce l’enorme ricchezza prodotta. Come per la gara di concessione degli Uffizi, siamo a chiedere ancora una volta, nel cambio gestore, il mantenimento delle condizioni economico-normative delle lavoratrici e dei lavoratori, compreso il contratto integrativo”
In relazione alla revoca della concessione di Opera Laboratori Fiorentini del servizio o l’affidamento dei servizi di cui alla concessione n. 01 del 13.02.1998 e successive integrazioni, riguardanti Galleria dell’Accademia di Firenze e Musei del Bargello, siamo costretti a scendere in piazza e a scioperare per vedere garantiti i nostri diritti. Come Filcams Cgil e UilTucs Toscana abbiamo indetto sciopero per il 16 novembre
Nonostante i tavoli di confronto avuti negli ultimi mesi non sappiamo, ancora, che fine faranno le lavoratrici e i lavoratori (circa 90) attualmente impiegati nei servizi di bigliettazione, accoglienza, bookshop e didattica. Fin qui ci sono state date rassicurazioni deboli e la stessa Ales spa, che dovrebbe subentrare a OLF, non si è mai presentata ai tavoli e non sappiamo ancora nulla sulle procedure e sulle clausole sociali previste per tutelare le maestranze.
Come per la gara di concessione degli Uffizi, siamo a chiedere ancora una volta, nel cambio gestore, il mantenimento delle condizioni economico-normative, compreso il contratto integrativo, perché nessun percorso di riforma e cambiamento può essere fatto sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori.
Tra pochi giorni si svolgerà a Firenze il G7 del turismo e temiamo che sarà l’ennesima occasione persa, dove si parlerà di marketing turistico e non delle ripercussioni dell’overturismo su chi lavora e i residenti. E questa vertenza, come quella degli Uffizi, è emblematica di questo sistema dell’overturismo, che non intende affatto re-distribuire l’enorme ricchezza prodotta ai lavoratori che sono i veri protagonisti. Questo vale infatti per i beni culturali, per gli addetti al turismo (che hanno il contratto collettivo nazionale scaduto da ormai sei anni) e per quelli della ristorazione e dei pubblici esercizi (dove nonostante i recenti rinnovi dei relativi contratti nazionali permangono problemi di dequalificazione del lavoro e di irregolarità diffusa). Settori, peraltro, come ci ha confermato in questi giorni la Prefetta di Firenze, oggetto, in molti casi, di infiltrazione della criminalità organizzata.
Firmato: Filcams Cgil Firenze e UilTucs Toscana