Oggi su le pagine de Il Tirreno l’intervento di Rossano Rossi (segretario generale Cgil Toscana) sul tema dei servizi pubblici locali. “Cari sindaci, l’acqua deve essere pubblica”
IL TESTO DELL’INTERVENTO
La Cgil si appresta a sostenere con 6 “sì” la campagna referendaria sulle questioni istituzionali, le questioni sociali ed i diritti di cittadinanza.
L’ultimo referendum che ha raggiunto il quorum, e ci ha visti vittoriosi, è stato quello per l’acqua pubblica.
Quando si affronta il tema dei servizi pubblici locali, che sono beni comuni, questa deve essere la stella polare di tutto il fronte sociale, politico e culturale che voglia efficacemente contrastare il governo di destra.
In Toscana spira un vento nuovo e positivo su questi temi: la quotazione in borsa, che aveva animato le scelte del management aziendale su indicazione dei precedenti sindaci di una ben diversa stagione politica, sembra, dalle dichiarazioni pubbliche, definitivamente accantonata.
Si afferma il tema di definanziarizzare l’economia ed anche la vita, secondo le parole profetiche e programmatiche di Papa Francesco.
Resta aperto il tema di come procedere alla ripubblicizzazione dell’acqua, e su questo è positivo che si apra una ampia discussione che coinvolga le popolazioni, le istituzioni e tutti i soggetti che fin dal primo momento si son mossi e attivati per questo obiettivo.
Lo ribadiamo, il servizio idrico va ripubblicizzato riacquisendo le quote dei soggetti privati attraverso emissione di hydrobond, utilizzazione degli utili e prestiti bancari garantiti dalla tariffa.
Apprezziamo e condividiamo le affermazioni della politica e delle istituzioni sul fatto che le scelte in questi settori strategici non vadano affidate e fatte fare ai manager, tanto più se gli attuali responsabili sono stati designati con ben altri obbiettivi rispetto alle esigenze odierne.
Non ci sono uomini e professionalità buoni per tutte le stagioni.
Noi siamo per il primato della politica e degli interessi collettivi e non per la presunta neutralità della tecnica.
Se gli attuali vertici aziendali non condividono l’obiettivo della ripubblicizzazione dei servizi e della non quotazione in borsa nell’oggi e per il domani, ne traggano le dovute conseguenze.
I cittadini ed i lavoratori toscani si aspettano che il vento nuovo che spira porti un “di più” di pubblico e di coinvolgimento delle popolazioni, e noi condividiamo questo sentimento.
E’ un sentimento che spirerà forte anche nelle prossime elezioni regionali, ed è un treno che la sinistra politica non può perdere perché potrebbe essere l’ultimo.
Intelligenti pauca.
Firmato: Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana