“L’approvazione della legge sul cosiddetto crimine universale di gestazione per altre e altri pone ancor di più il nostro Paese nel novero della reazione e dell’integralismo internazionale. La norma appaga un’ideologia becera, che pagheranno con lo stigma i figli e le figlie delle coppie omogenitoriali”. È quanto dichiara il responsabile Nuovi diritti della Cgil nazionale Sandro Gallittu in seguito al via libera definitivo del ddl Varchi, con il quale si introduce nel nostro ordinamento il reato di surrogazione di maternità compiuta all’estero da cittadino italiano.
“Ristabilire ‘l’ordine naturale’ è il motto delle estreme destre in Europa e nel mondo, e l’Italia compie un ulteriore passo in quella direzione”. Per il dirigente sindacale si tratta peraltro di “una legge di facciata, perché inapplicabile e destinata alla scure della Corte Costituzionale, che serve più che altro a soddisfare l’elemento ideologico tanto caro alla maggioranza di governo e alle frange più estremiste dell’elettorato”.
“Non solo – sottolinea Gallittu -, è uno schiaffo ai richiami della Corte europea e della Consulta, che più volte hanno richiamato il principio del superiore interesse del minore al riconoscimento di entrambi i genitori. E invece così si stigmatizzano tutte le famiglie omogenitoriali – conclude – perché se è vero come è vero il principio dell’irretroattività della legge penale, è altrettanto vero che da oggi quelle bambine e quei bambini verranno considerati come figlie e figli della colpa di tristissima memoria”.