Cgil e Uil, 8 ottobre in piazza a Roma. “No al collegato Lavoro”

L’ 8 ottobre, in occasione del voto finale della Camera al collegato lavoro, Cgil e Uil organizzano un presidio, alle ore 14.30, a Roma in Piazza della Rotonda (Pantheon): “Per un lavoro dignitoso, stabile, sicuro, tutelato, contrastiamo il ddl Lavoro”.

“Saremo in piazza – spiegano le due Confederazioni – contro questi interventi che renderanno ancora più precario e più povero il lavoro”. “Il Governo continua a non affrontare i veri bisogni del mondo del lavoro, a partire da giovani, donne e persone più vulnerabili che, anzi, vedranno aggravarsi ulteriormente la loro condizione. Per questo, martedì prossimo ci mobiliteremo contro norme sbagliate e dannose per le lavoratrici e i lavoratori”, concludono Cgil e Uil.

“In occasione della Giornata mondiale per il lavoro dignitoso, mentre l’autoritarismo e l’escalation dei conflitti militari devastano la vita delle persone, delle lavoratrici e lavoratori, chiediamo, insieme alla Confederazione sindacale internazionale, pace e democrazia”. Così, in una nota, la segretaria confederale della Cgil Maria Grazia Gabrielli, che aggiunge: “Senza pace non può esserci giustizia sociale e senza giustizia sociale la pace non può durare”.

“Il lavoro dignitoso – prosegue la dirigente sindacale – è il pilastro fondamentale per un mercato del lavoro equo, inclusivo, accessibile e per una società giusta e socialmente coesa. Purtroppo però – sottolinea Gabrielli – questo pilastro, nel nostro Paese, viene eroso continuamente dal Governo, a partire dal cosiddetto dl lavoro del 2023. E ora con il collegato lavoro si continua con una sempre più marcata flessibilizzazione e precarizzazione: si liberalizzano i contratti in somministrazione, si amplia il lavoro stagionale senza regole, si favoriscono deroghe fiscali sui contratti misti che incentivano il lavoro autonomo e part time”. “Intanto, voglio ricordare – aggiunge Gabrielli – che, nei settori pubblici e privati, aumentano: i part time involontari (oltre 4 mln), i contratti a termine, in somministrazione, gli stagionali, i contratti a chiamata, gli stage, i tirocini (spesso non genuini), i voucher, il lavoro autonomo con o senza partita iva, e oltre 3 mln sono i numeri del lavoro sommerso, lavoro nero e irregolare dove l’assenza di regole e lo sfruttamento ledono dignità e libertà delle persone”.

“Occorrono investimenti concreti in formazione, sicurezza sul lavoro e diritti universali, per restituire dignità e futuro a lavoratrici e lavoratori, disoccupati e neet. Basta con misure che alimentano una spirale di disuguaglianze, sfruttamento e precarietà che pesano ancora di più sulle persone più vulnerabili. In questa direzione – conclude Gabrielli – continueremo la nostra azione sindacale nei luoghi di lavoro, con i quattro referendum sul lavoro e con le nostre proposte. E domani, insieme alla Uil, saremo al Pantheon, in piazza della Rotonda, a partire dalle ore 14.30, per dire no al Collegato lavoro che sarà in votazione alla Camera”.

Pulsante per tornare all'inizio