I disabili gravi protestano a Firenze sotto la Regione per i fondi per “Vita indipendente”

Ancora nessuna risposta sull’erogazione dei fondi per la “Vita indipendente“, il contributo della Regione Toscana destinato ai disabili più gravi per coprire le spese dell’assistenza domiciliare autonoma. Da settimane il movimento che riunisce 5.000 persone beneficiarie in tutto il territorio regionale denuncia il perverso effetto di una delibera che, imponendo ai disabili di fare una nuova richiesta di contributo, rischia di azzerare gli aiuti per molti di loro. In un recente incontro la Regione aveva promesso risposte che non sono arrivate, e per questo ieri un gruppo di disabili è tornato nuovamente a riunirsi in presidio davanti alla sede della Regione in piazza del Duomo a Firenze.

Il responsabile del Coordinamento Politiche delle persone disabili CGIL Toscana, Adriano Turi, sostiene le istanze dell’associazione Vita Indipendente: “Nonostante la pioggia battente, erano in tanti ieri mattina davanti alla sede della Regione Toscana a protestare per chiedere la revisione del decreto dirigenziale n.17020, giudicato inaccettabile, e ribadire la necessità di risorse adeguate per i disabili al fine di avere garantita l’assistenza continua per una vita indipendente.
Dopo due ore di manifestazione sotto la pioggia davanti alla Presidenza della Regione, sono scesi dal palazzo il Presidente Eugenio Giani e l’Assessora Serena Spinelli, che ha comunicato di aver appena redatto un nuovo decreto che recepirebbe parte delle richieste avanzate dall’Associazione per Vita Indipendente. Non è stato possibile per i manifestanti visionare ancora il testo del nuovo decreto (nemmeno sotto forma di bozza). Aspetteranno l’uscita (prevista tra oggi e domani) e poi lo analizzeranno alla luce delle loro esperienze di vita e della loro profonda competenza giuridica. L’assessora Spinelli ha garantito un incontro tempestivo (prima dell’8 ottobre) dopo la lettura del nuovo decreto da parte delle associazioni, in modo da discuterne insieme e recepire eventuali loro richieste, nell’ottica di un maggior coinvolgimento nelle procedure decisionali.
Siccome il decreto dirigenziale n.17020 contiene molti punti critici da correggere, essi devono essere tolti con atto di pari livello perché altrimenti non c’è nessuna garanzia che si tratti solo di promesse. Ai disabili gravi deve essere garantito in concreto il diritto di vivere. Un insegnamento che possiamo trarre ancora una volta da queste legittime proteste e iniziative, è che la lotta paga!
Le compagne e i compagni del Coordinamento delle politiche delle persone disabili della CGIL Toscana sostiene la lotta dei cittadini toscani dell’Associazione Vita Indipendente e delle altre Associazioni impegnate in questa battaglia di civiltà”
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