Accessori metallici moda, Fim-Fiom-Uilm fiorentine chiedono tavolo a Confindustria

Dal coordinamento sindacale fiorentino dell’accessorio metallico per la moda la richiesta a Confindustria di un tavolo urgente di confronto su tutele e modello organizzativo

Mercoledì si è riunito il coordinamento provinciale di Firenze dell’accessorio metallico per la moda di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil. Ne fanno parte sindacati e i delegati delle principali aziende del settore.

Dal confronto è emerso che la crisi mette seriamente a rischio il sistema produttivo, la stabilità delle aziende della filiera e insieme il futuro di migliaia di lavoratori. Gli impegni assunti per fronteggiare la crisi e preparare il rilancio da parte delle aziende e delle istituzioni sino a oggi sono stati disattesi o si sono rivelati insufficienti rispetto al momento di estrema difficoltà che il comprato vive.

Tra le aziende artigiane e quelle all’industria dove sono presenti le organizzazioni sindacali, il 72% ha attualmente attivo un ammortizzatore sociale. Le procedure di richiesta di ammortizzatori mostrano che i lavoratori complessivi coinvolti in ammortizzatori sociali sono 4860 dei circa 6200 addetti complessivi del comprato. Tra i contratti diretti, quelli a termine e in staff leasing, da giugno 2023 ne risultano cessati 1800.

Di fronte a questi numeri rilanciamo la necessità di una stagione di confronto e condivisione che non può ridursi al comparto tessile e della pelletteria ma deve necessariamente allargare il perimetro della discussione anche alla nostra categoria, quella dei metalmeccanici, e a tutte quelle che costituiscono la ricchezza e contribuiscono a creare il valore esportato in tutto il mondo.

Chiediamo un incontro immediato con Confindustria per stabilire buone pratiche condivise nella gestione delle crisi. É necessaria una gestione coordinata e qualitativa delle criticità che metta insieme parti sociali, datoriali e istituzioni, orientata alla tutela di ogni singolo posto di lavoro per scongiurare la depauperazione di capacità produttiva e professionale del distretto.

La nostra priorità resta sempre la tutela dei lavoratori che in una situazione di così grave incertezza ne pagano per primi il prezzo e pure quello più alto. Questo confronto sarà essenziale per comprendere e governare un cambiamento di processo produttivo ormai strutturale che preveda strategie a lungo termine capaci di garantire certezze, stabilità e prospettive di crescita per tutti gli attori coinvolti.

FIM FIOM UILM territoriali Firenze

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