Rsa-Rsd Congregazione Terz’Ordine Francescano (Scarperia e S.Piero, Mugello, Fi), Fp Cgil e Cisl Fp denunciano una carenza di personale che “comporta carichi di lavoro sempre più pesanti e un minutaggio di assistenza minimo per gli ospiti”. Lo scorso 16 settembre il personale in turno è stato precettato durante lo sciopero per il rinnovo del Contratto (la normale dotazione di personale è pari ai contingenti minimi). “Il diritto delle persone fragili alla cura va coniugato al diritto di chi lavora a un giusto stipendio ed una adeguata organizzazione dell’attività”
Carenza di personale, carichi di lavoro sempre più pesanti, assenza di piani di lavoro in emergenza: sono solo alcune delle criticità sollevate dalle lavoratrici e lavoratori della Congregazione Terz’Ordine Francescano con sede a Scarperia e San Piero, importante istituzione che gestisce sia la RSA che la RSD dove lavorano circa un centinaio tra lavoratrici e lavoratori.
La condizione critica in cui versano molte RSA del Mugello, ed in modo più esteso anche nel panorama regionale, ha reso impossibile alle lavoratrici ed ai lavoratori della struttura l’adesione allo sciopero nazionale del 16 settembre promosso dai sindacati per il rinnovo del Contratto nazionale scaduto da oltre 4 anni per il quale Uneba, Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative Assistenza -Sociale, ha dichiarato di voler mettere a disposizione risorse economiche che non recuperano minimamente l’erosione del potere di acquisto, oltre a modifiche normative peggiorative.
La Direzione del Terz’Ordine Francescano, per garantire l’assistenza minima obbligatoria agli ospiti della struttura, ha precettato il personale in turno facendo emergere che la normale dotazione di personale è pari ai contingenti minimi in caso di sciopero.
Emerge con chiarezza che siamo in presenza di una carenza importante di personale – fatto già denunciato durante l’ultima assemblea sindacale dalle lavoratrici e lavoratori della struttura – che comporta carichi di lavoro sempre più pesanti e un minutaggio di assistenza minimo per gli ospiti.
Crediamo che il diritto delle persone fragili ad avere una adeguata assistenza debba coniugarsi al diritto delle lavoratrici e lavoratori a veder riconosciuto il proprio lavoro, attraverso un giusto stipendio ed una organizzazione del lavoro che tenga cura della salute di chi sempre più spesso si ammala per curare.
Crediamo che nell’ambito dell’assistenza agli anziani e fragili le persone facciano la differenza, e debbano essere valorizzate non con pacche sulla spalla ma con l’impegno di tutti, aziende ed istituzioni, per veder riconosciuto il loro lavoro.
Questo anche per rilanciare un settore nel quale purtroppo, a causa dei bassi salari e dell’alto sacrificio fisico e umano, oramai le giovani generazioni non vedono più una opportunità di lavoro e di crescita professionale.
Fp Cgil Firenze (Sabrina Tamburini)
Cisl Fp Firenze-Prato (Filippo Serlupi)