A Firenze arriva la Casa rider, il Comune consegna i locali (apertura entro l’anno): sarà gestita da Cgil in partenariato con L’Altrodiritto, Cat, Oxfam, Nosotras, attive nella tutela delle persone con background migratorio. “Sarà non solo uno spazio fisico di riposo e ristoro ma anche di ascolto e orientamento, dove i rider possano incontrarsi e organizzarsi”
Al via un crowdfunding per sostenere i costi dei lavori e dell’allestimento, il 12 settembre cena di autofinanziamento al Galluzzo
Dopo la delibera della Giunta comunale e l’espletamento delle procedu-re formali, oggi viene sottoscritto l’atto di concessione per la consegna dei locali di Via Pal-mieri 11 in centro a Firenze in cui nascerà, entro l’anno, Casa Rider.
Il progetto di Casa Rider è stato proposto al Comune da Cgil di Firenze in partenariato con le organizzazioni L’Altrodiritto, Cat, Oxfam, Nosotras attive nella tutela delle persone con background migratorio.
Spiegano Cgil, L’Altrodiritto, Cat, Oxfam e Nosotras: “Casa Rider non vuole essere solo uno spazio fisico di riposo e ristoro dedicato ai ciclofattorini, ma anche uno spazio di ascolto e di confronto in cui mettere a disposizione primi servizi di informazione e orientamento per rompere la condizione di isolamento in cui vivono molti rider, che nella maggior parte dei casi portano con sé percorsi migratori, di vita e familiari molto complessi e a cui la città ri-schia di essere impermeabile. Uno spazio di aggregazione, socializzazione e organizzazione per favorire un confronto orizzontale tra i rider, per la rivendicazione di bisogni e diritti”.
Il progetto
Casa Rider sarà aperta il pomeriggio nella fascia oraria di minor lavoro in cui i rider sono costretti a sostare in strada, in attesa di una consegna per la quale sono pagati pochi euro, nonostante il gran caldo o le giornate fredde e di pioggia.
A partire dalle richieste e dai bisogni che emergono dalla comunità dei rider, abbiamo immaginato servizi e attività che saranno seguiti e animati da operatori:
1. Spazio di riparo e riposo nella fascia pomeridiana tra i picchi di lavoro del pranzo e della cena, luogo di ristoro con servizi igienici, accesso all’acqua, e possibilità di utilizzo di un mi-croonde; possibilità di ricarica degli strumenti di lavoro (cellulare, batterie bici etc..), di ac-cesso ad attrezzature per piccoli interventi di riparazione della bici e utilizzo di prodotti per la pulizia degli zaini portavivande.
2. Percorsi di socializzazione, sensibilizzazione e formazione a partire da corsi di lingua ita-liana (per diverse fasce), tematiche di diritti del lavoro e tutele sociali, salute e sicurezza sul lavoro, fino alle norme del codice della strada.
3. Attivazione di uno sportello di informazione e consulenza sulle problematiche lavorative del settore del Food Delivery e di altri settori, volto alla prevenzione e al contrasto di feno-meni di sfruttamento lavorativo.
4. Primo Orientamento nell’ambito delle questioni giuridiche sull’immigrazione e sull’accesso ai diritti sociali, come il titolo di soggiorno, le problematiche inerenti all’accesso alla casa, alla sanità, alle tutele sociali, alla ricerca di nuova occupazione, indirizzando gli utenti per una presa in carico mirata ai servizi del Comune di Firenze e/o di altre Istituzioni o organiz-zazioni.
Oltre ai servizi, la prospettiva è che Casa Rider sia un un luogo di socialità dove costruire relazioni e rapporti di fiducia con gli operatori delle associazioni promotrici che animeranno lo spazio, per far diventare questo luogo il punto di riferimento informativo per le comunità di cittadini con background migratorio e per coinvolgere sempre di più i fruitori nella proget-tazione e nella auto-gestione dello stesso.
La campagna di crowdfunding e la cena di autofinanziamento
Per finanziare i lavori di messa a norma e allestimento dei locali le organizzazioni proponen-ti lanciano oggi una campagna di crowdfunding sulla piattaforma “Produzioni dal basso” vi-sibile a questo link https://www.produzionidalbasso.com/project/apriamo-casa-rider-a-firenze dove è possibile visionare i costi dei singoli interventi.
La Fondazione il Cuore Si Scioglie, che gli organizzatori ringraziano, ha già assicurato un importante contributo economico, oltre al sostegno attivo nella promozione della campagna.
Le organizzazioni inoltre promuovono una cena di autofinanziamento giovedì 12 settembre dalle 18 all’area feste del Galluzzo di Firenze e un dibattito dal titolo “Invertire le rotte dello sfruttamento e dell’esclusione per le persone migranti”, al quale parteciperanno Eugenio Alfano, Amnesty International, Laura Hardeep Kaur, Segretaria generale Flai Cgil Latina, Waqar Khalid, Sindacalista Cgil Firenze, Benedicta Djumpah, Italiani Senza Cittadinanza, Sabika Shah Povia, Giornalista di Propaganda Live. A seguire la presentazione del progetto casa rider con gli Assessori Dario Danti e Nicola Paulesu.
A questo link tutte le info per la serata e per la cena: https://cgilfirenze.it/2024/09/al-galluzzo-una-serata-di-dibattiti-e-cena-di-finanziamento-del-progetto-casa-rider/
Le parole degli assessori
“L’amministrazione comunale ha costruito questo protocollo e vuole valorizzare al meglio questa esperienza – ha sottolineato l’assessore al patrimonio Dario Danti – ‘Casa Rider’ è uno spazio del Comune concesso alla Cgil per realizzare un luogo, aperto anche alla città, dove i rider potranno fare comunità e stare insieme. E le associazioni Cat, Oxfam, Nosotras e L’Altrodiritto, insieme alla Cgil, cercheranno di dare più garanzie e più diritti a questi cittadini. E’ la modalità concreta attraverso la quale, con tante azioni, vogliamo mettere al centro il lavoro”. “Non dimentichiamo – ha aggiunto l’assessore – che Firenze ha un protocollo appalti tra i più avanzati d’Italia. Da marzo scorso, dopo l’approvazione di due apposite delibere, il salario minimo di 9 euro è applicato in tutti gli appalti nei quali il Comune è stazione appaltante. Le politiche per il lavoro e il reddito sono centrali per questa amministrazione e saranno il tratto distintivo della sindaca Funaro e della sua giunta”.
“Siamo molto orgogliosi di questo progetto. – fa presente l’assessore a Welfare, Casa, Accoglienza e Integrazione Nicola Paulesu – È sicuramente uno spazio di riposo e riparo assolutamente necessario per i rider ma rappresenta anche un’opportunità in più di contatto con i servizi territoriali grazie alla presenza di un operatore che favorirà i rapporti con lo sportello immigrazione. È molto importante, infatti, che questi lavoratori perlopiù stranieri abbiano la possibilità di mettersi in contatto rapidamente con il sistema dei servizi per poter facilitare la loro integrazione e la loro conoscenza della città e delle possibilità offerte”.