I dati Inps sul numero di famiglie in stato di povertà nella provincia di Lucca, pubblicati recentemente da un quotidiano locale, impongono una seria riflessione e un altrettanto serio intervento ai soggetti politici e sociali del territorio. È infatti preoccupante
notare come le zone della Mediavalle/Garfagnana e della piana di Lucca, ed in particolare proprio il capoluogo, siano maggiormente interessate dall’aumento delle famiglie in condizione di povertà rispetto al resto della provincia, ma anche rispetto al resto
della Regione.
Le cause di questo generale peggioramento sono diverse, ma certamente tra le principali, come da tempo andiamo ripetendo, vi è il consistente aumento del costo della vita, cui non hanno corrisposto adeguati aumenti di salari, stipendi e pensioni, e il venir
meno di strumenti di aiuto alle fasce più in difficoltà della popolazione. Negli ultimi anni abbiamo infatti assistito ad avvenimenti come la pandemia, il boom dell’inflazione conseguente alla guerra in Ucraina, l’instabilità geopolitica, sociale, economica
e del mercato del lavoro che ci hanno portato ad affrontare un durissimo periodo di crisi, rispetto al quale sono mancate adeguate risposte di politica economica.
La conseguenza è stata che nel nostro Paese non tutti hanno potuto affrontare le conseguenze di questi nefasti eventi allo stesso modo, con un aumento vertiginoso delle già notevoli diseguaglianze esistenti. I ricchi sono diventati sempre più ricchi, mentre
fasce importanti della società hanno visto la loro condizione di vita peggiorare, fino ad arrivare al livello di povertà sopra richiamato. A questo risultato ha certamente contribuito anche la costante riduzione delle politiche sociali di tutela delle famiglie
e dei soggetti economicamente e socialmente più fragili, limitandone la capacità di affrontare le nuove difficoltà mantenendo una vita dignitosa. E questo è tanto vero a livello nazionale che locale, come evidenziano i dati riguardanti, in particolare, il
Comune di Lucca. Ma, rispetto a questi dati che fotografano la situazione del 2022, il quadro generale potrebbe essere ulteriormente peggiorato, vista l’ulteriore stretta sulle politiche sociali vistasi sia a livello nazionale che locale nel passato recente.
Questa drammatica situazione, come già accennato, impone una seria riflessione ed azioni conseguenti da parte di tutti i livelli istituzionali. La Cgil Lucca ritiene che, a fronte di questi dati, tutti i comuni interessati, in qualità di soggetti politici che
rappresentano le proprie comunità, ne curano gli interessi e ne promuovono lo sviluppo ed il benessere, debbano necessariamente investire maggiori risorse nell’ambito del supporto economico alle famiglie più deboli. Ciò vale in particolare per il Comune di
Lucca, in quanto capoluogo della nostra provincia. Il rafforzamento di queste politiche potrebbe, a nostro avviso, contribuire ad alleviare la difficile situazione in cui tante persone oggi si trovano. A tale scopo, riteniamo di primaria importanza anche il
confronto delle amministrazioni comunali con le organizzazioni sindacali e le altre istanze sociali del territorio, in modo da riuscire ad individuare al meglio le problematiche locali ed i possibili rimedi.
SEGRETERIA CGIL PROVINCIA DI LUCCA