Grande adesione allo sciopero di 8 ore proclamato per oggi da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil a seguito dell’improvvisa disdetta degli accordi territoriali metalmeccanici da parte di Confindustria Toscana Nord.
Accordi vigenti da 50 anni che stabiliscono norme e trattamenti economici migliorativi per i metalmeccanici del territorio che operano in aziende associate a Confindustria e che fanno riferimento al relativo contratto nazionale.
L’adesione ha toccato punte del 100% in alcune aziende come De Longhi e Lamfi Equipment e ha visto una partecipazione superiore al 70% in Effedue, Unitech, Biancalani e Campinoti e Bozzoni.
Durante il partecipato presidio sotto la sede dell’associazione industriale in Via Valentini, Confindustria ha ricevuto una delegazione sindacale che ha chiesto in maniera unitaria e chiara il ritiro della disdetta e la successiva convocazione di un tavolo al fine di superare la fase attuale.
Confindustria si è assunta l’impegno di incontrare gli industriali a settembre.
Fino ad oggi il modello concertativo pratese si è basato su buone relazioni sindacali che hanno riguardato anche la distribuzione alle imprese delle risorse che arrivano dai fondi del Pnrr. Non possono però coabitare due modalità: il tessuto industriale del territorio è dato da piccole e medie imprese e cancellare accordi che riconoscono tutele e risorse ai lavoratori non è accettabile.
Nel primo pomeriggio Fim Fiom e Uilm accompagnate dai rispettivi Segretari Generali confederali hanno incontrato la Sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, per rappresentarle la situazione.
La Sindaca ha ascoltato con interesse la delegazione sindacale e manifestato la volontà di favorire il dialogo tra le parti.
Per i sindacati la mobilitazione andrà avanti finché Confindustria non farà un passo indietro.
Fim, Fiom, Uilm Prato