“La Cgil ribadisce la sua contrarietà al concordato preventivo biennale, che favorisce gli evasori, liberandoli dall’obbligo di pagare le imposte sul reddito effettivo”. Lo afferma, il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, che aggiunge: “Un provvedimento ulteriormente peggiorato dal Consiglio dei ministri di oggi, con la previsione di una flat tax incrementale tra il 10 e il 15%, nel disperato tentativo di aumentare il numero di adesioni che – a quanto risulta – saranno molto basse, al punto che si prevede un effetto insignificante sulle casse pubbliche. La ragione del probabile flop è facilmente intuibile: in assenza di controlli, resta più conveniente evadere che pagare qualcosa di più”.
Per Ferrari: “Va quindi ribaltato l’approccio, utilizzando tutti i mezzi tecnologici disponibili per contrastare efficacemente l’evasione fiscale (a partire dall’incrocio massivo e preventivo delle banche dati), compreso il redditometro che invece, secondo quanto riferisce il ministro Salvini, hanno deciso di superare definitivamente. Il Governo, evidentemente, non ha alcuna intenzione di procedere in questa direzione e intende continuare a privilegiare categorie che, secondo lo stesso Mef, hanno un tax gap del 70%, a discapito di lavoratori e pensionati, che sono rimasti gli unici a pagare tutto il dovuto”.
“Se però – prosegue il segretario confederale – non si recuperano risorse anche garantendo la legalità fiscale, la cui sistematica violazione brucia ogni anno l’equivalente di metà Pnrr, la prossima manovra di bilancio e le successive saranno inevitabilmente caratterizzate da brutali tagli alla spesa pubblica, che priveranno le cittadine e i cittadini, e soprattutto le fasce popolari, di servizi fondamentali, a partire da una sanità ormai al collasso, da un’istruzione già pesantemente definanziata e da un trasporto pubblico che in questi giorni sta mostrando tutte le sue drammatiche carenze”.
“La nostra Organizzazione – conclude Ferrari – a partire dal prossimo autunno, metterà in campo tutti gli strumenti di mobilitazione e di lotta necessari per impedire questa deriva e tutelare i diritti delle persone che rappresenta”.