Sicurezza: Cgil, patente a crediti farraginosa, garantire in primis qualificazione imprese in ingresso

“L’ennesima occasione persa per dotare finalmente il Paese di un Piano straordinario di prevenzione, a partire da una vera lotta all’illegalità, in cui molte lavoratrici e lavoratori ad oggi sono costretti”. Così la segretaria confederale della Cgil Francesca Re David, in merito all’incontro di oggi al Ministero del Lavoro per illustrare il decreto attuativo della ‘patente a crediti’.

Per la dirigente sindacale: “Così come proposta dal Ministero del Lavoro, (modalità di assegnazione, perdita e recupero dei ‘crediti’) continuiamo a denunciare la scarsa utilità della patente a crediti. La prima misura da prevedere per rendere efficace la patente è – sottolinea Re David – la qualificazione delle imprese all’ingresso, misura che invece non è prevista. Inoltre, continua ad essere limitata ai soli cantieri mobili, e gli effetti si vedranno solo fra anni”.

“Un sistema quello della patente a crediti troppo farraginoso – spiega la segretaria confederale – i punti partono da 30, ma possono arrivare a 100, facili da guadagnare, difficili da perdere. Ribadiamo che nel caso di infortuni gravi e di gravi inadempienze gli ispettori del lavoro devono sospendere la patente”. “Non siamo in presenza di nessun provvedimento generale, né tantomeno d’urgenza, come sarebbe invece necessario”, conclude Francesca Re David.

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