No autonomia differenziata, intesa Via Maestra-Giani. In Cassazione si deposita quesito referendario

Oggi pomeriggio si è svolta la prima riunione del Comitato regionale “La via Maestra a difesa della Costituzione” (la rete di associazioni e sindacati in difesa della Carta costituzionale, in Toscana ci sono ad ora Cgil, Coordinamento Democrazia Costituzionale, Acli, Anpi, Arci, Libera, Legambiente e Cnca), presso la sede di Cgil Toscana a Firenze: avanti tutta nelle iniziative di contrasto al progetto di autonomia differenziata. Lunedì 8 luglio a Firenze si svolgerà la prima riunione della rete fiorentina de La Via Maestra: appuntamento alle 18 al Caffè letterario le Murate (interverrà il costituzionalista Gaetano Azzariti)

L’INCONTRO DI STAMANI CON GIANI

Piena sintonia nella difesa dei valori di democrazia, giustizia sociale e antifascismo espressi nella Costituzione e impegno comune nell’opporsi fermamente alla minaccia per l’unità della Repubblica rappresentata dalla legge Calderoli per l’autonomia differenziata. E’ quanto emerso dall’incontro che il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha avuto stamani in Palazzo Strozzi Sacrati con una delegazione de “La via maestra”, la rete di associazioni e sindacati in difesa della Carta costituzionale che è anche uno dei soggetti promotori del referendum abrogativo della legge 86/2024 recentemente approvata dal Parlamento.

“Questa legge – ha affermato il presidente Giani – è sbagliata. Non aiuta l’individuazione delle specificità e delle vocazioni dei territori, ma cristallizzerà e amplificherà le diseguaglianze tra le Regioni, tra le aree più forti e quelle più deboli del Paese. E non è soltanto una minaccia concreta all’unità nazionale, ma un macigno sulla strada del regionalismo equo e solidale voluto dai padri costituenti, a partire da Piero Calamandrei. E’ per questo – ha ribadito – che la Toscana è in prima fila nella battaglia referendaria e insieme a esperienze come ‘La via maestra’ lavoreremo per suscitare una grande mobilitazione nel Paese contro questa legge profondamente sbagliata”.

“Siamo convinti – hanno sottolineato i rappresentati de ‘La via maestra’, al momento costituita da Acli, Anpi, Arci, Cgil, Cittadinanza attiva, Cnca, Coordinamento per la democrazia costituzionale, Libera – che solo rinsaldando l’unità nazionale, valorizzando l’interdipendenza tra economia settentrionale e meridionale, rafforzando il welfare pubblico e universalistico, proiettandoci come unico grande ‘sistema Paese’ in un’Europa sempre più unita, potremo rappresentare e tutelare al meglio i valori costituzionali antifascisti della Repubblica democratica fondata sul lavoro e la partecipazione dal basso dei cittadini e delle cittadine. È importante sapere che la Regione Toscana sarà con noi in questa fondamentale battaglia popolare per l’abrogazione della sciagurata legge SpaccaItalia”.

Toscana, due testi per referendum abrogativo autonomia. In aula nella prossima seduta consiliare

Sono due le proposte di deliberazione presentate dai gruppi consiliari di Partito Democratico, Italia Viva e Movimento Cinque stelle con cui il Consiglio regionale della Toscana si prepara a chiedere l’abrogazione, totale o parziale, della legge sull’autonomia differenziata. Questa mattina la firma con i capigruppo Vincenzo Ceccarelli (Pd), Stefano Scaramelli (Iv) e Silvia Noferi (vice M5S). Sarà chiesta l’iscrizione all’ordine del giorno già per il prossimo consiglio regionale, in programma martedì 9 e mercoledì 10 luglio. (ANSA)

Autonomia: Cgil, domani ore 10, Landini in Cassazione per depositare quesito referendario per abrogazione

Venerdì 5 luglio, alle ore 10.00, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, si recherà in Cassazione, insieme agli altri sottoscrittori, per depositare il quesito referendario totalmente abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata.

Questo il testo del quesito: “Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n.86, ‘Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione’?”.

Tra i sottoscrittori del referendum, oltre alla Cgil, la Uil, le associazioni laiche e cattoliche che insieme alla Cgil hanno dato vita alla “Via Maestra”, le forze politiche di opposizione, personalità e intellettuali.

 

 

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