Firmato un protocollo fra Sindacati e SDS-Società della Salute Mugello, per tutelare e migliorare il lavoro nei servizi. L’accordo è stato firmato dal Presidente e dal Direttore della Società della Salute del Mugello e da tutte le Organizzazioni Sindacali Cgil-Cisl-Uil, anche in ottemperanza alla recente Riforma del Terzo Settore.
Il protocollo prevede che la SDS si impegni a negoziare misure di riassorbimento del personale “nelle procedure di co-progettazione finalizzate all’attivazione di servizi in continuità con analoghi servizi appena conclusi, così come in quelle nelle quali, durante l’esecuzione, uno dei Partner coinvolti receda dal partenariato, nei limiti di compatibilità con i vincoli imposti dalla natura giuridica e dalle specifiche caratteristiche organizzative degli stessi, tenendo anche conto dei profili professionali implicati.
Negli avvisi sarà pertanto richiesto ai partecipanti l’impegno a rendersi disponibili, in fase di esecuzione, nel rispetto della loro autonomia organizzativa, al riassorbimento in via prioritaria del personale impiegato con rapporto di lavoro dal soggetto uscente, e dal medesimo non utilmente ricollocato, nel rispetto delle condizioni contrattuali e retributive fino a quel momento godute, compatibilmente con le specifiche caratteristiche organizzative del servizio e del soggetto aggiudicatario”.
Sempre nell’Accordo si precisa che, saranno ammessi ai procedimenti di co-progettazione e oggetto di controllo e verifica, solo gli Enti del Terzo Settore che dichiareranno di rispettare:
– l’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro;
– la presenza di tutte le figure professionali necessarie alla realizzazione dell’attività e adeguate alla attuazione del progetto con applicazione del CCNL di riferimento;
– l’idonea formazione del personale;
– il rispetto di tutte le normative relative a salute e sicurezza e, ove applicabile, al collocamento obbligatorio.
– Inoltre, l’SDS si impegna ad informare le OOSS delle attività di Programmazione e co-progettazione di loro competenza, così da poter ricevere un contributo dai lavoratori e dai professionisti impegnati nei servizi.