Artigianato, conclusa la tre giorni Cgil-Smile a Firenze. Monica Stelloni (Cgil Toscana): “Iniziativa proficua. Bilateralità, fondo sanitario, delegati di bacino, Rlst: ci sono varie risorse per migliorare le condizioni di vita e lavoro di lavoratori e lavoratrici del settore, vanno fatte conoscere il più possibile. Al via percorsi di contrattazione di secondo livello per il confronto con le associazioni datoriali”
Si è conclusa oggi la tre-giorni del percorso Be.Ar.T. (Benessere e artigianato in Toscana), organizzato da Smile e Cgil Toscana, che si è svolto da lunedì a Firenze all’Hilton Florence Metropole con l’obiettivo di fare il punto della situazione dell’artigianato in Toscana, andando ad analizzare quegli elementi – come il sistema della bilateralità e la formazione – su cui fare leva per un miglioramento continuo del benessere del Settore. Stamani si è svolto il dibattito conclusivo “Verso un artigianato come comunità di pratica”, coordinata da Monica Stelloni (Coordinatrice Artigianato CGIL Toscana), con Francesca Re David (Segreteria CGIL Nazionale), Simona Marchi (Responsabile Formazione CGIL Nazionale), Alessandra Nardini (Assessora Regione Toscana a Istruzione, Formazione, Lavoro e Politiche di genere), Chiara Nencioni (CNA Toscana), Fabrizio Fantappiè (Confartigianato Toscana).
Ha detto Monica Stelloni, coordinatrice artigianato Cgil Toscana: “La Toscana è, da secoli, terra di artigiani. L’artigianato è un settore complesso, ha un sistema di relazioni industriali che attraverso la bilateralità prova a dare risposte ai lavoratori, alle lavoratrici, superando i limiti dovuti alla frammentazione delle aziende artigiane (che hanno, in media 4/5 addetti). Negli ultimi anni gli artigiani hanno dovuto ridurre sempre più i loro margini di profitti, essendo spesso al servizio di grandi aziende o brand, che si rivolgono a loro per realizzare prodotti di alto valore aggiunto.
Questo modello produttivo si scarica anche sulle condizioni e sui salari delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Spesso con peggiori condizioni di lavoro, minori diritti e retribuzioni più basse. Tuttavia, lavoratori e lavoratrici del settore hanno a disposizione risorse messe a disposizione dalla bilateralità, a partire dalla cassa integrazione degli artigiani FSBA e dalle prestazioni erogate dal Fondo sanitario SAN.ARTI. Oltre alle prestazioni erogate dall’ente bilaterale regionale EBRET, a partire dai bonus per l’acquisto dei libri scolastici, dei contributi per familiari non autosufficienti, del rimborso per trasporto casa-lavoro.
I lavoratori e le lavoratrici possono poi contare su una rappresentanza a cui rivolgersi: i delegati di bacino. E possono fare affidamento a una rete di RLST, Rappresentanti del Lavoratori per la Sicurezza Territoriali.
La CGIL Toscana, in questi tre giorni di lavoro, ha affrontato e discusso su: attori, strumenti e ruolo degli attori del sistema dell’artigianato e ha avviato una campagna di formazione e informazione diffusa come leva per favorire la contrattazione e far conoscere alle lavoratrici e ai lavoratori tutti gli strumenti a loro disposizione.
Da questa tre-giorni sull’artigianato, settore complesso su cui la Cgil sta concentrando una rinnovata attenzione e un importante sforzo organizzativo, prende avvio un’azione di sistema tesa a rafforzare il proprio intervento, anche attraverso la contrattazione di secondo livello per migliorare le condizioni di lavoro di lavoratori e lavoratrici dell’artigianato in Toscana”.