Indagini di Polizia postale, Digos e carabinieri sono in corso su due e-mail, con stesso mittente e testo uguale, pervenute il 3 giugno nello stesso orario (ore 10.45 circa) a caselle di posta elettronica istituzionali del liceo Galileo di Firenze e del Comando provinciale dei Carabinieri del capoluogo toscano. Il testo avvisava di un allarme bomba nelle scuole. Il sopralluogo della Digos nel liceo Galileo di via Martelli fatto venerdì ha escluso la presenza di ordigni esplosivi. Del falso allarme bomba riportano oggi La Repubblica e Il Tirreno. Il testo della mail, oltre a dare il falso allarme, avrebbe anche affermazioni filo-russe e filo-Putin. Al momento però, secondo quanto appreso, la Polizia Postale sta svolgendo accertamenti per definire il dominio e rintracciare i server, che potrebbero essere all’estero, da cui sono state inviate le e-mail. Tuttavia per gli investigatori in questa fase è prematuro attribuire una specifica matrice di provenienza delle e-mail. Analoghi accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri per la e-mail ricevuta a una casella del Comando di borgo Ognissanti. Le segnalazioni dei falsi allarmi sono state fatte alla procura. Inoltre, sempre in Toscana la Polizia Postale sta svolgendo accertamenti su un attacco informatico in modalità DDos contro l’Autorità portuale del Porto di Livorno, così come accaduto contro altri porti italiani tra cui Genova. L’attacco a Livorno risalirebbe a giovedì; nel metodo DDos (acronimo che sta per Distributed denial of service, interruzione del servizio) si rendono inservibili o quasi i server del destinatario dell’attacco creando un artificioso sovraccarico di richieste di accessi al suo sistema; così facendo si ostruisce la banda di comunicazione aperta sulla Rete e il sistema colpito non è più accessibile dall’esterno finché dura l’attacco. (ANSA).
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