Nel 2021 le esportazioni distrettuali toscane sono cresciute del +29,1% sul 2020, toccando quota 21,2 miliardi di euro e superando di oltre 700 milioni il valore 2019 (+3,8%), ultimo anno pre-Covid. E’ quanto emerge dal Monitor dei Distretti della Toscana di Intesa Sanpaolo, secondo cui in termini di esportazioni Russia e Ucraina rappresentano l’1% dell’export distrettuale toscano. L’incidenza è maggiore per il distretto del Mobile imbottito di Quarrata (3,7%) e quelli della meccanica (3,1% Lucca, 2,7% Prato). Rispetto al 2019, si legge in una nota, crescono i flussi verso l’estero per l’Oreficeria di Arezzo (+23,5%), la Camperistica della Val d’Elsa (+40,5%), la Nautica di Viareggio (+29,1%), i Vini dei colli fiorentini e senesi (+14,8%), e in misura minore anche la Pelletteria e calzature di Firenze (+0,8%) e l’Abbigliamento di Empoli (+0,2%). Soffrono ancora un po’ altre specializzazioni che si collocano più a monte della filiera moda (Tessile e abbigliamento di Prato -4,9%, Concia e calzature di S. Croce -14,9%).
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