Istat, aspettative per l’industria favorevoli Incertezza tra le famiglie Si stabilizzano dati mercato lavoro

Prosegue la fase di ripresa delle principali economie internazionali. In Italia, le aspettative per i prossimi mesi mantengono un “orientamento favorevole” per le imprese dell’industria, ma una “maggiore incertezza” caratterizza la fiducia delle famiglie. Lo rileva l’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.
Il rafforzamento dei segnali di miglioramento, dice l’Istat, ha determinato in molti Paesi la revisione al rialzo delle previsioni di crescita per il 2021 e il prossimo anno. In Italia, sia la manifattura, trainata dal dinamismo delle esportazioni, che le costruzioni evidenziano segnali positivi. A marzo, l`inflazione al consumo si è rafforzata, prevalentemente per l`effetto delle ricadute, dirette e indirette, dei recenti rincari del petrolio e delle materie prime nelle diverse fasi del sistema dei prezzi. La diffusione degli aumenti dei prezzi è rimasta più contenuta in Italia rispetto all`area euro.
I dati sul mercato del lavoro hanno mostrato a febbraio una “stabilizzazione” del numero degli occupati rispetto al mese precedente, mentre si sono ridotti marginalmente i disoccupati (-0,3%) e gli inattivi (-0,1%).
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Istat, a febbraio la produzione industriale cresce dello 0,2%

A febbraio l`indice destagionalizzato della produzione industriale è cresciuto dello 0,2% rispetto a gennaio. Corretto per gli effetti di calendario l`indice complessivo è calato, in termini tendenziali, dello 0,6% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20, come a febbraio 2020). Lo ha reso noto l’Istat.
Nella media del trimestre dicembre-febbraio il livello della produzione cresce dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti.
L`indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale per i beni di consumo (+2,6%); mentre diminuisce per l`energia (-2%), i beni strumentali (-1,7%) e i beni intermedi (-0,5%).
Su base annua si registra un incremento solo per i beni intermedi (+2,1%). I restanti comparti, viceversa, mostrano flessioni, con un calo marcato per l`energia (-6,2%) e i beni strumentali (-4,3%) e meno accentuato per i beni di consumo (-1,9%).
I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+8,5%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+4,6%) e la fabbricazione di prodotti chimici (+3,5%). Viceversa, le flessioni maggiori si registrano nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-26,2%), nelle attività estrattive (-15,9%) e nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-13,7%).
“A febbraio la dinamica congiunturale della produzione industriale – ha commentato l’Istat – è ancora positiva dopo la crescita dei due mesi precedenti. Anche nella media degli ultimi tre mesi la dinamica congiunturale risulta favorevole. Tra i principali settori di attività, tuttavia, solo i beni di consumo registrano un incremento su base mensile”.
In termini tendenziali “rispetto a febbraio 2020, mese immediatamente precedente le restrizioni legate all`emergenza sanitaria, il livello dell`indice corretto per gli effetti di calendario è inferiore dello 0,6%. A livello settoriale – ha spiegato l’Istituto di statistica – si conferma il maggior dinamismo dei beni intermedi, il solo comparto in crescita rispetto a un anno prima”.
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