Fp Cgil VVF Toscana: mancano le autoscale e si è pure deciso di non riparare quelle che ci sono

Marconcini, “Non è ammissibile che dei cittadini che abitano in edifici con più di due piani non siano tutelati con soccorsi rapidi ed efficaci. Nei prossimi anni non sembrano esserci assegnazioni di fondi tali da cambiare l’attuale situazione, per cui la scelta di non riparare e mantenere i mezzi attuali può solo portare, con il tempo, alla conseguente chiusura di alcune sedi per mancanza di automezzi

“Servirebbero automezzi efficienti ai Vigili del Fuoco per garantire interventi rapidi e risolutivi, invece la situazione generale del parco automezzi della Toscana è deprimente.
La maggior parte dei mezzi è vecchia, qualcuno di venti anni, 15 anni l’età media.

Stante questa situazione ci allarmano non poco le notizie che arrivano da alcuni territori circa la decisione di non riparare alcuni mezzi speciali od aerei in alcuni Comandi e di prevederne la copertura dalle Sedi designate – ci piacerebbe sapere con quale criterio – dalla Direzione come destinatarie dei fondi per la riparazione di tali mezzi.

Una scelta che se confermata segnerà il fallimento di tutto quanto deciso negli ultimi anni. Non è ammissibile che dei cittadini che abitano in edifici con più di due piani non siano
tutelati con soccorsi rapidi ed efficaci che un paese, industrializzato come l’Italia, dovrebbe avere.

La crisi degli automezzi in Toscana era chiara e sotto gli occhi di tutti gli operatori del soccorso da diverso tempo, ma ora la situazione è diventata insostenibile.
Assistiamo a stanziamenti e decisioni che hanno dell’incredibile.
Ad esempio è incomprensibile avere un mezzo come il ‘Trypper’, costato non poco, senza avere stanziato il quantum necessario per la manutenzione dei mezzi che devono rifornirlo di acqua durante gli interventi in ambienti chiusi. E’ al di fuori di ogni logica. Insomma c’era il nulla dietro gli ‘spot pubblicitari’ di alcuni dirigenti.

Nei prossimi anni non sembrano esserci assegnazioni di fondi tali da cambiare l’attuale situazione, per cui la scelta di non riparare e mantenere i mezzi attuali può solo portare, con il tempo, alla conseguente chiusura di alcune sedi per mancanza di automezzi, lasciando una Regione come la Toscana, centro nevralgico del soccorso con specializzazioni riconosciute a livello mondiale , ed i suoi cittadini, privI di un soccorso specializzato ed efficace”.

Lo dichiara Massimo Marconcini del Coordinamento Fp Cgil VVF Toscana

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