Sebbene praticamente tutte le scuole dispongano di un collegamento Internet (95,4%, MIUR), solo il 26,9 % ha una connessione ad alta velocità, ben al di sotto della media UE (47 %). Il 43 % dei dirigenti scolastici segnala un accesso insufficiente a Internet (OCSE, TALIS 2019) (UE-22 23,8 %). La fiducia degli studenti nelle proprie competenze digitali è paragonabile alla media UE, così come la percentuale di studenti che utilizzano settimanalmente il computer a scuola. Per contro, la percentuale di docenti che si sentono ben preparati o molto preparati a utilizzare le TIC per l’insegnamento è inferiore alla media UE-22 (il 35,6 % contro il 37,5 %) (OCSE, TALIS 2019). La crisi COVID-19 ha indotto il governo a incrementare gli investimenti nella digitalizzazione delle scuole. E’ quanto emerge dalla Relazione di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione 2020 nei 27 Paesi membri dell’Ue. Dallo studio emerge anche che il limitato progresso dell’innovazione digitale nell’insegnamento è in parte legato all’età media avanzata e alle scarse competenze digitali del corpo docente. Nel 2018 il 68 % dei docenti ha riferito di aver partecipato, nel corso di quell’anno, a corsi di formazione continua sulle TIC per l’insegnamento, un netto aumento rispetto al 2013 (15 punti percentuali), e solo il 16,6 %, riteneva di averne forte necessità, un valore al di sotto della media UE-22 del 18 % (OCSE, 2019). Tuttavia, sebbene la percentuale di docenti che spesso o sempre consentono agli studenti di utilizzare le TIC per progetti e lavori in classe sia aumentata dal 30 % del 2013 al 46,6 % del 2018, solo il 35 % ha riferito di essersene servito per l’insegnamento nella maggior parte o nella totalità delle lezioni nel 2018, rispetto al 72 % in Finlandia e al 49 % in Portogallo. (ANSA).
51 minuto di lettura