Rianimatori, Italia -10% posti letto in 10 anni Vergallo (Aaroi-Emac), paghiamo scotto di cattiva programmazione

Un taglio del 10% dei posti letto in rianimazione negli ultimi dieci anni” e una “altrettanto alta diminuzione dei medici specialisti in quest’area”. L’Italia all’epoca del coronavirus “paga lo scotto di una pessima programmazione sanitaria”. Lo spiega all’Ansa Alessandro Vergallo, presidente dell’Associazione anestesisti e rianimatori ospedalieri (Aaroi-Emac). “La nostra disciplina – precisa –  stata particolarmente penalizzata dai tagli. I posti letto in rianimazione, infatti, richiedono personale altamente qualificato e macchinari ad altissima tecnologia, che, una volta tagliati, sono impossibili da allestire rapidamente nel momento di un’emergenza, come quella che viviamo ora”. C’ poi il problema della carenza di medici in quest’area, le cui funzioni non possono essere sostituite da nessun’altra figura professionale. “I posti nelle scuole di specializzazione in anestesia e rianimazione nell’ultimo anno sono aumentati a 926 ma sono ancora insufficienti a coprire il turn over”. “Spero ce ne ricorderemo, passata l’emergenza – conclude Vergallo – per fare una programmazione seria dei fabbisogni di personale medico e posti letto”.(ANSA).”

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