Covid: sul lavoro in sicurezza evitare confusione e discriminazioni

In Toscana per chi tornerˆ al lavoro distanza di sicurezza di 1,8 metri; per chi giˆ lavorava solo 1 metro. UnÕassurditˆ da cambiare. In questo momento quello di cui abbiamo meno bisogno  senzÕaltro ulteriore confusione tra indicazioni, norme, decreti, ordinanze a livello nazionale, regionale o locale. I cittadini e i lavoratori vivono una fase di profonda difficoltˆ e hanno bisogno di certezze.In questo senso lÕultima Ordinanza del presidente della Regione Toscana, ÒUlteriori misure per le attivitˆ commerciali per il contrasto ed il contenimento sul territorio regionale della diffusione del virus COVID-19Ó crea confusione e disparitˆ di trattamento tra lavoratori e attivitˆ, tra quelle giˆ aperte e quelle per cui si prevede la riapertura.Nel testo infatti si prevede per le attivitˆ che potranno riaprire, lÕobbligo della distanza interpersonale di almeno 1,8 metri; ci˜ per˜  in contrasto con la norma prevista dal Decreto nazionale vigente, che parla di 1 metro e che resta in vigore per quanti giˆ lavoravano. EÕ di tutta evidenza lÕassurditˆ di una distanza di sicurezza differente tra i lavoratori.Per evitare confusione e discriminazioni tra lavoratori, le segreterie di Cgil, Cisl e Uil della Toscana chiedono pertanto una riunione specifica, per affrontare la questione sicurezza nel suo complesso, vista la situazione creatasi. Cgil Cisl Uil Toscana

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