Boccia a Regioni, ordinanze coerenti al Dpcm o diffida. A rimuovere parti errate, senn˜ impugno il provvedimento

Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm”: cos“ il ministro Francesco Boccia in videoconferenza alle Regioni, secondo quanto si apprende. “Se ci sono ordinanze non coerenti invio una diffida, una lettera con la scheda indicando le parti incoerenti e la richiesta di rimuoverle (solo in caso di allentamento delle misure) – afferma -. Se non avviene sono costretto a ricorrere all’impugnativa al Tar o alla Consulta”.”Per arrivare a una soluzione condivisa ha pi senso la lettera che vi indica le violazioni dell’ordinanza rispetto alla tutela della salute e se non vengono modificate si trasformano in diffida, rispetto all’impugnativa – ha aggiunto Boccia, secondo quanto riferito -. Non impugno subito ma con grande collaborazione vi scrivo e prima ancora sollecito un confronto preventivo”. (ANSA).”

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