In occasione della giornata mondiale contro l?Aids (0ggi 1 dicembre), Difensore civico della Toscana e Garante regionale per i diritti dell?infanzia e dell?adolescenza, Sandro Vannini e Camilla Bianchi, dicono di essere convinti che occorra non abbassare la guardia. Gli ultimi dati disponibili certificano un calo di attenzione, anche da parte delle istituzioni, e una sottovalutazione del rischio. Domenica non dovr essere solo il giorno per celebrare e ricordare le oltre 25 milioni di persone che hanno perso la vita, ma anche occasione per rilanciare, forte, temi quali la prevenzione, la cura, la sensibilizzazione, l?educazione, la promozione di comportamenti pi responsabili, il diritto alla vita e all?integrit fisica per i giovanissimi e il contrasto all?isolamento e alla ghettizzazione di persone contagiate?. (fonte askanews)Saccardi: anche in Toscana progressivo calo casi Hiv e AidsMa molte persone scoprono tardi la sieropositivit Oggi, domenica 1ø dicembre, la Giornata mondiale Aids, e come ogni anno l?Ars (Agenzia Regionale di Sanit ) comunica i dati aggiornati su Hiv e Aids. In Toscana il sistema di sorveglianza di entrambe le patologie affidato all?Ars, che dal 2004 gestisce il Registro Regionale Aids (RRA) e dal 2009 la notifica delle nuove diagnosi di Hiv.?I dati ci parlano di una progressiva riduzione dei casi di Hiv e di Aids conclamato, in Toscana come nel resto del Paese ? dice l?assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi ? Ma ci dicono anche che molte persone scoprono tardi la propria sieropositivit . E che non c? la percezione del rischio, soprattutto per quanto riguarda i rapporti eterosessuali. Quindi non dobbiamo abbassare la guardia, e continuare a fare interventi di sanit pubblica mirati, in particolare tra le fasce di et pi giovani, per aumentare la consapevolezza sul grado di diffusione dell?infezione e sulle modalit di trasmissione e prevenzione. Luned prossimo porter in giunta una delibera che destina un milione e mezzo di euro per progetti formativi sull?Aids per il personale che opera nei reparti di malattie infettive, e per programmi di prevenzione e lotta all?Aids da parte delle aziende sanitarie?.I DATILe nuove diagnosi di Hiv del 2018 notificate in Toscana (dati aggiornati al 30 ottobre 2019), sono state 218, in diminuzione del 20% rispetto al 2017, quando i casi erano 272. Il 78% dei casi notificati riguarda il genere maschile (rapporto maschifemmine 3,5:1; incidenza maschi: 9,4 per 100.000; femmine: 2,5 per 100.000). Tra i maschi, i pi colpiti sono gli adulti di et compresa tra 25 e 44 anni, seguiti dai 45-64 enni e dai giovani di et compresa tra 15 e 24 anni. Le donne sono leggermente pi giovani dei maschi alla diagnosi, infatti, l?et in cui le donne scoprono la sieropositivit spesso legata alla gravidanza, grazie al fatto che il test per Hiv uno degli esami previsti nel libretto di gravidanza e quindi offerto gratuitamente a tutte le gestanti: per le femmine si registrano i tassi pi alti nelle classi 15-24 e 25-44 anni.L?andamento dei casi di Aids in Toscana analogo a quello nazionale: si evidenzia un incremento dell?incidenza dall?inizio dell?epidemia sino al 1995, seguito da una rapida diminuzione dal 1996 fino al 2000 e da una successiva costante lieve diminuzione fino ad arrivare a 65 nel 2018 (dati aggiornati al 30 ottobre 2019). L?incidenza per area geografica mostra in Italia la persistenza di un gradiente Nord-Sud nella diffusione della malattia nel nostro paese, come risulta dall?incidenza, che mediamente pi bassa nelle regioni meridionali.La Toscana, secondo gli ultimi dati pubblicati dall?Istituto Superiore di Sanit , continua ad avere un tasso di incidenza maggiore rispetto a quello nazionale (1,4 per 100.000 vs 1,1 per 100.000 residenti) e si colloca al quinto posto tra le regioni, preceduta da Liguria (2,2 per 100.000), Lombardia e Lazio (1,6 per 100.000) e Umbria (1,5 per 100.000). (fonte askanews.it)ÿ
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