Il maltempo continua, a Venezia e in tante citt d’Italia cos come sulla Legge di Bilancio 2020. Oggi, in vista della, Giornata Internazionale del diritto allo studio del 17 novembre, nelle scuole e nelle universit di tutta Italia la Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari si sono mobilitati con fotopetizioni e striscioni in scuola e universit per affermare che il nostro sistema d’istruzione al collasso, che abbiamo l’acqua alla gola. Oggi gli studenti di Venezia non sono rientrati nelle scuole e nelle universit : sono allagate – dichiara Federico Allegretti, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi – Mentre sempre stamattina gli studenti di tutto il paese sono rientrati in scuole e universit che, anche se non sommerse, hanno comunque l’acqua alla gola. La Legge di Bilancio 2020 ci consegna un Paese cos: sott’acqua, senza la capacit pratica di affrontare l’emergenza del presente e senza la volont di pensare alle sfide del futuro. Continua Enrico Gulluni, coordinatore nazionale dell’ Unione degli Universitari: Anche quest’anno i fondi stanziati in universit sono insufficienti, addirittura inferiori di quelli dei governi precedenti: hanno l’acqua alla gola gli idonei non beneficiari alla borsa di studio, gli studenti senza alloggio, quelli costretti ad andarsene dal Sud Italia. Servono subito finanziamenti sul diritto allo studio per almeno 150 milioni per coprire le borse di studio, e ingenti stanziamenti sul fondo di finanziamento ordinario per l’edilizia per la residenzialit universitaria e per alzare la NoTax Area ad almeno 23.000&euro di ISEE. Inoltre bisogna aumentare le borse di specializzazione per una sanit pubblica efficace e garantita per tutti. Scuola e universit sono il futuro – concludono Allegretti e Gulluni – per questo serve invertire la rotta quanto prima per evitare il collasso del nostro sistema d’istruzione. Abbiamo l’acqua alla gola, non possiamo pi aspettare!. (ANSA).
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