Sbloccando e terminando le infrastrutture gi autorizzate e finanziate in Toscana si avrebbe nei prossimi cinque anni un impatto complessivo sul Pil di circa otto miliardi di euro: lo rivela un’elaborazione Istel-Cisl su dati Istat, Irpet e Regione Toscana presentata oggi in un convegno di Cisl Toscana. Secondo lo studio, si creerebbero 116 mila posti di lavoro (23.200 all’anno) per tutta la filiera nella fase di cantierizzazione: a regime si avrebbe un incremento di 2,7 mld di Pil e 28 mila unit di lavoro. L’arretratezza del sistema logistico-infrastrutturale pesa sull’export italiano per 70 miliardi di euro all’anno, per una regione esportatrice come la nostra un danno grave, ha affermato Riccardo Cerza, segretario generale della Cisl Toscana, il quale propone un tavolo regionale istituzionale, con il coinvolgimento del governo per un patto di fine legislatura, che si impegni a programmare, condividere e garantire le priorit necessarie per questa regione.(ANSA).Infrastrutture: Furlan, governo basta rinvii. Rossi, patto comune per sbloccare infrastrutture strategicheAbbiamo detto al Governo che deve cambiare completamente la sua linea economica a partire dallo sblocco delle infrastrutture, delle grandi come delle medie opere che sono tutte bloccate, in attesa di questo fantomatico documento ‘costi-benefici’. Lo ha detto Anna Maria Furlan, segretaria generale della Cisl, a margine di una iniziativa della Cisl Toscana sul tema. Sono tutte opere che sono gi state abbondantemente vagliate per cui ci sono gi le risorse fruibili da subito, bisogna sbloccarle – ha aggiunto Furlan -. Non si pu di mese in mese rinviare le cose per le elezioni successive, prima le regioni, adesso le europee. Nel frattempo il Paese si blocca, l’economia purtroppo si blocca, la produzione industriale diminuisce, ed alla fine noi non abbiamo davvero la possibilit di immaginare una ripresa della nostra economia reale. Sbloccare le opere, per Furlan, significa innanzitutto sbloccare 400mila posti di lavoro, in un Paese che ha cos fame di lavoro, ed unire in modo degno il nord ed il sud del Paese, il nostro Paese che fra l’altro molto forte nelle esportazioni, con il resto dell’Europa. Non pi giustificabile pi nessun ritardo.(ANSA).Presidente Regione a convegno Cisl: patto comune per sbloccare infrastrutturali strategicheOccorre un patto comune tra la Regione e tutte le forze sociali della Toscana per intervenire sul governo e chiedere lo sblocco delle opere infrastrutturali strategiche. E’ questa la proposta formulata dal presidente della Regione al convegno della Cisl su infrastrutture e lavoro in Toscana cui ha partecipato anche il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan.E’ necessario, ha proseguito, mettere il governo intorno un tavolo con la lista delle opere da far partire subito. La mancata partenza di molte infrastrutture strategiche per il nostro territorio, ha spiegato ancora il presidente, frena l’economia, impedisce significativi incrementi occupazionali, ed un ostacolo per il futuro: una regione come la nostra che vive di export, turismo e di ricerca, se non adeguatamente connessa col mondo, rischia di restare ai margini.Il presidente ha ricordato in sintesi le infrastrutture di trasporto pi significative che devono partire o essere completate e sulle quali la Regione ha gi preso una sua decisione politica, ma per le quali occorre uno sblocco dal governo nazionale. Tra le opere viarie l’elenco delle priorit include il completamento a 4 corsie della tirrenica, la Grosseto-Siena, la partenza dei cantieri sulla E45, tra quelle ferroviarie il sottoattraversamento di Firenze, il raddoppio della Pistoia-Lucca (manca la seconda tranche che deve finanziare il governo), l’ammodernamento della Empoli-Siena,.per quelle portuali, lo sblocco della darsena Europa (gi finanziata con fondi regionali) e infine investimenti sugli aeroporti a partire dal riadeguamento della pista di Peretola.I ritardi e l’impasse su molte delle opere infrastrutturali strategiche, ha spiegato il presidente, derivano da tanti fattori. Sia da legislazioni da rivedere in materie di appalti, ma anche dalle divisioni politiche all’interno del governo.Se queste opere venissero sbloccate, ha evidenziato il presidente, vi sarebbe un fortissimo impatto sull’economia nell’arco di 3-4 anni, sarebbero risolti nodi infrastrutturali decisivi per lo sviluppo, migliorando considerevolmente la mobilit dei cittadini e delle merci. Avremmo quindi una Toscana pi moderna e competitiva meglio collegata col mondo.Di qui l’appello del presidente a unire le forze e a premere sul governo per stabilire l’elenco delle opere da far partire nel pi breve tempo possibile.ÿLavoro: Furlan, ok politiche attive ma posti vanno creatiLe politiche attive del lavoro sono importantissime ma prima bisogna creare le condizioni perch il Paese riparta e si possano creare i nuovi posti di lavoro. Lo ha affermato Anna Maria Furlan, segretaria generale della Cisl, a margine di una iniziativa della Cisl Toscana sul tema delle infrastrutture. Sul reddito di cittadinanza – ha detto Furlan – noi riteniamo che sia stata una buona cosa aumentare le risorse per la povert : 5 milioni di poveri sono tanti. Il Rei aveva gi dato parzialmente una risposta, ma le risorse erano insufficienti. Quello su cui abbiamo forti dubbi che possa funzionare l’utilizzo del reddito per le politiche attive del lavoro per un semplice motivo: non solo per il fatto che oggi nemmeno il 2% del mercato del lavoro passa per gli uffici di collocamento, ma soprattutto perch per distribuire il lavoro bisogna anzitutto crearlo. Secondo Furlan oggi abbiamo tanta parte del Paese, il Sud in modo particolare, dove innanzitutto le risorse devono essere utilizzate per investire in opere materiali e immateriali, e anche nelle reti sociali. Cos creiamo posti di lavoro da poter offrire ai tanti disoccupati e alle tante disoccupate. (ANSA)
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