Carabinieri e Guardia di Finanza stanno dando esecuzione stamani a un’ordinanza del gip di Firenze per l’applicazione di misure cautelari a 4 indagati di un’inchiesta per ‘frode nelle pubbliche forniture’ relativa a centri di accoglienza per migranti nel Fiorentino. Per due indagati ci sono gli arresti domiciliari, per altri due scatta l’interdizione da incarichi societari all’interno delle stesse strutture di accoglienza. Le misure sono state emesse dal gip su richiesta della procura di Firenze. L’operazione parte da un’indagine avviata nel 2014 verso soggetti aggiudicatari diretti o indiretti (attraverso cooperative del terzo settore) di bandi di gara indetti dalla prefettura di Firenze per gestire servizi di prima accoglienza nei confronti di migranti extracomunitari. I bandi prevedevano sistemazione logistica e fornitura di numerosi servizi fra cui mediazione linguistica, lavanderia, barberia, consegna dei pocket money, tessere telefoniche, assistenza sanitaria. Ma sarebbero state riscontrate varie irregolarit .L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Leopoldo De Gregorio, parte da prime attivit ispettive condotte dai carabinieri di Lastra a Signa (Firenze) che si sono avvalse anche di testimonianze acquisite direttamente dagli stessi migranti fruitori dell’accoglienza. Dai loro racconti, secondo gli inquirenti, emergerebbe una non corretta erogazione dei servizi previsti nonch pessime condizioni igienico-sanitarie in cui versavano i locali. Inoltre nei centri sarebbe stata accertata la presenza di ospiti in sovrannumero rispetto alla capienza massima prevista. Successivamente, indagini tecniche e l’esame della documentazione, anche informatica, sequestrata in alcune perquisizioni – a cui, dal 2017, si sono aggiunti mirati approfondimenti economico-finanziari dei militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Firenze -, hanno permesso di rilevare molteplici irregolarit di natura penale e fiscale a carico delle cooperative appaltatrici. Sarebbe emersa anche un’incompleta giustificazione dei costi sostenuti per l’erogazione dei servizi, a fronte delle somme elargite dalla prefettura di Firenze. Altre contestazioni agli indagati riguardano la mancata documentazione dei costi per il personale impiegato nell’attivit ; la mancata erogazione dei pocket money nei confronti di almeno 300 migranti per l’impossibilit di identificazione; l’omessa fornitura della tesseraricarica telefonica di 15 euro per ogni soggetto ospitato; la contestuale registrazione di alcuni migranti presso diversi centri di accoglienza dislocati in varie localit . Sulla base di questi elementi, il pm De Gregorio ha ottenuto dal gip Antonella Zatini le misure. Durante le attivit di servizio sono state eseguite anche perquisizioni domiciliari per l’individuazione di ulteriori elementi probatori di rilevante interesse sotto il profilo tributario.(ANSA).Migranti: arresti frode Firenze; cibo avariato oppure scarsoCibo avariato o scaduto nelle dispense, e insufficiente per sfamare tutti. Bagni mai disinfettati, asciugamani cambiati ogni due mesi, camere sovraffollate con posti letto in pi rispetto a quelli che la struttura poteva ospitare. Migranti costretti a fare le pulizie sotto la ‘minaccia’ di esser trasferiti in un centro meno gradito perch pi lontano da Firenze. Queste alcune carenze e criticit che carabinieri e fiamme gialle hanno accertato nell’inchiesta che oggi ha portato a misure per quattro indagati per frode in pubbliche forniture (due agli arresti domiciliari e due interdizioni) nella gestione di centri di accoglienza nel Fiorentino. Ai domiciliari sono finiti i soci, e amministratori di fatto, della Eurotravel bed&breakfast srl, ditta che forniva le strutture dove erano ricoverate migranti a Signa e a Firenze, a cooperative che si erano aggiudicate le gare indette dalla prefettura di Firenze: si tratta di Davide Santetti, 56 anni e del padre Ottorino Santetti, 84. Colpiti invece dalla misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare imprese e di ricoprire incarichi direttivi in persone giuridiche e imprese i presidenti della due cooperative aggiudicatarie dei bandi di gara: sono Matteo Conti, 46 anni, presidente della cooperativa Il Cenacolo onlus, e Lorenzo Terzani, presidente del consorzio Co&So. Nell’inchiesta coordinata dal pm Leopoldo De Gregorio, indagata una quinta persona per cui il gip Antonella Zatini ha rigettato la richiesta di misura interdittiva chiesta dalla procura.(ANSA).Migranti: arresti frode Firenze; diaria non erogata a ospitiInchiesta scopre che gestori non davano denaro ‘pocket money’Il denaro per il pocket money di 2,50 euro al giorno, una specie di diaria destinata ai migranti nei centri di accoglienza, veniva fatturato alla prefettura di Firenze ma spesso non era consegnato agli interessati determinando cos un vantaggio economico alle cooperative sociali incaricate dell’accoglienza. Questo uno degli aspetti ‘anomali’ emersi nell’inchiesta sviluppata dalla procura di Firenze con carabinieri e GdF, per frode nelle pubbliche forniture. L’indagine ha evidenziato irregolarit di vario tipo nella gestione di centri di accoglienza ed ha portato all’arresto ai domiciliari di due persone. In uno dei casi accertati, la cooperativa sociale il Cenacolo avrebbe omesso la consegna di pocket money a ben 336 migranti col motivo che si erano allontanati dalle strutture: per, sostengono gli inquirenti, il denaro non versato, non sarebbe mai stato stornato dalle fatture riepilogative mensili messe in pagamento alla prefettura. In alcuni casi, poi, alcuni migranti venivano registrati in pi di un centro di accoglienza, generando cos un doppio compenso per i servizi offerti dalla cooperativa. Per quanto riguarda le pulizie, spesso erano gli stessi migranti a dover provvedere. Chi non lo faceva veniva punito: Se quelli non puliscono o lasciano le luci accese – dice uno dei gestori in una conversazione intercettata – gli si porta via il televisore. Li ho messi a pulire, sono tutti a pulire, garantisce uno dei dipendenti parlando col suo superiore in vista di un’ispezione delle forze dell’ordine. Erano i profughi a dover pulire i bagni in vista delle ispezioni dell’Asl: Insegnarli a pulire il gabinetto – dice uno degli arrestati, Ottorino Santetti, parlando con un dipendente riguardo alle istruzioni da dare agli ospiti -, rimettere le porte e le cassette agli armadi e se c’ la muffa fargliela togliere e dagli una pennellata. (ANSA).
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