La Fp Cgil: Chiediamo una RetiAmbiente interamente pubblica, oggi possibile, e da gennaio si garantiscano le tutele ai lavoratori diretti e indirettiL?assemblea dello scorso 21 giugno dei Sindaci di ATO Costa ha deliberato l?avvio operativo di RetiAmbiente dal prossimo gennaio 2019, bene; come FP CGIL Toscana da anni chiediamo che si proceda con i processi aggregativi delle aziende, nel pieno di rispetto di cittadini e lavoratori, affinch le economie di scala e la solidariet fra Enti Locali trovino finalmente applicazione concreta.La scelta della forma societaria spetta ai Sindaci, attraverso la loro Assemblea, e per questa categoria la scelta deve cadere sull?Azienda Pubblica al 100%, unica vera garanzia di trasparenza, efficienza, efficacia e rispetto dei cittadini e dei lavoratori, in cui nessun utile dovr essere riconosciuto ad un privato, che si troverebbe a gestire un servizio pubblico essenziale in regime di totale monopolio.Ad oggi, rimane sullo sfondo la cessione del 45% del Capitale Sociale di RetiAmbiente ad un partner privato, che vista l?evoluzione degli assetti societari di SEI Toscana, dove con gli aumenti di Capitale insostenibili per i piccoli Comuni del Sud Toscana, siamo arrivati ad una maggioranza del privato sul pubblico, dimostrazione per la FPCGIL che si tratta di una scelta errata. Ma dobbiamo riconoscere ad ATO Costa e ai Sindaci un positivo passo in avanti verso le nostre rivendicazioni, infatti, da gennaio RetiAmbiente sar interamente pubblica, attraverso la fusione per incorporazione delle sei aziende che sono state conferite: Geofor, Rea, Ascit, Sea Ambiente, Ersu ed Esa.Non fermiamoci qui! Ai Sindaci chiediamo di cogliere questa grande opportunit : rendiamo questo servizio pubblico essenziale stabilmente pubblico al 100%. A questa rivendicazione vengono poste, solitamente, due obbiezioni: il recupero dei finanziamenti e il controllo analogo che devono esercitare gli Enti Locali. Al primo rispondiamo con la richiesta di dare alla Societ Pubblica un affidamento lungo di almeno 15 anni, in modo che possa accedere al mercato esattamente come qualsiasi soggetto industriale, pubblico o privato, che possa vantare un fatturato sicuro (derivante dal contratto di servizio con i Comuni) nel lungo termine, alla seconda rispondiamo con esempi virtuosi di controllo analogo congiunto, come avviene in ATO3 Marche (COSMARI) e nel Consiglio di Bacino di Treviso (PRIULA).Ecco perch, come FPCGIL Toscana, concordiamo con la scelta di Treviso, quale esempio virtuoso di Gestione dei Servizi Ambientali, fatta nel Contratto di Governo M5Stelle-Lega, e proprio per questo siamo certi che tutti i Sindaci della nostra Area Vasta potranno dimostrare concreto desiderio di dare tutela a cittadini e lavoratori, attraverso la condivisione della scelta di un?azienda totalmente pubblica, come a Treviso, a cui affidare il servizio per almeno 15 anni.In ogni caso, da gennaio RetiAmbiente sar operativa e da subito chiediamo l?apertura del confronto sindacale, attraverso due tavoli, col CdA dell?Azienda e con i Sindaci del Direttivo di ATO Costa, per chiedere garanzie in merito all?immediato recepimento dell?accordo sindacale del 3 luglio 2015 con le piene tutele che assicura ai lavoratori diretti e ai lavoratori indiretti del Servizio Ambientale.Firmato: FP CGIL TOSCANA, FP CGIL LIVORNO, FP CGIL PISA, FP CGIL LUCCA , FP CGIL MASSA-CARRARA
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