Introdurre l’educazione sentimentale nelle scuole per la crescita educativa, culturale ed emotiva dei giovani: l’obiettivo che si propone una proposta di legge depositata alla Camera nella passata legislatura e che inizi l’iter parlamentare lo scorso anno ma che poi una marea di emendamenti ha sotterrato, evitando che venisse approvata. Un peccato, dal momento che il numero agghiacciante di omicidi perpetrati per la quasi totalit da uomini nei confronti delle loro compagne, rende evidente la necessit che si inizi ad educare a questi temi fin dagli anni delle scuole. Tutta l’Europa del resto lo fa, solo in Italia e in Grecia manca l’educazione sentimentale nelle scuole. Per la verit nella Buona Scuola c’ un richiamo a questi argomenti, si parla di educazione alle pari opportunit ma lo si fa solo per titoli – spiega l’ex deputata di Sel Celeste Costantino, prima firmataria del provvedimento – La proposta di legge che ho presentato ha iniziato l’iter in commissione Cultura ma poi sono stata sopraffatta dall’ostruzionismo. L’articolato prevede che nelle scuole del primo e del secondo ciclo sia introdotto l’insegnamento educazione sentimentale per la crescita educativa, culturale e emotiva dei giovani e delle giovani in materia di parit e solidariet tra uomini e donne. Che La scuola, anche attraverso l’educazione sentimentale, promuova il cambiamento nei modelli di comportamento socio-culturali di donne e uomini per sradicare i pregiudizi, i costumi, le tradizioni e le altre pratiche basate sull’idea di una differenzazione delle persone sulla base del genere di appartenenza o su ruoli stereotipati per donne e uomini, in grado di alimentare, giustificare o motivare la discriminazione o la violenza di un genere sull’altro. L’articolato prevede anche che l’orario settimanale di insegnamenti e attivit delle scuole del primo e del secondo ciclo, ad eccezione della scuola di primo grado, sia aumentato di un’ora dedicata all’educazione sentimentale. L’orario annuale obbligatorio delle lezioni conseguentemente modificato. Anche nelle Universit viene previsto di inserire nella propria offerta formativa corsi di studi di genere o potenziare i corsi di studi di genere gi esistenti Se non interveniamo sulla radice culturale, sull’idea che la donna una persona e non una cosa, non andiamo da nessuna parte – ragiona Costsantino – l’educazione sentimentale non la ricetta ma un tentativo, non pensiamo certo di risolvere tutto. Bisogna intervenire sulle nuove generazioni, sugli stereotipi e sull’ambiente in cui i ragazzi vivono, anche per guidarli e non lasciarli a loro stessi. Il ruolo educativo della scuola pu essere fondamentale. L’Italia su questi temi molto indietro.(ANSA).
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