La somma di mancati investimenti e precariet ha determinato disattenzione alle norme di sicurezza sul lavoro. Ancora troppi insistono a dire che sono dei costi e devono essere tagliati, ma non cos: lo ha sostenuto la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, dal corteo del Primo maggio a Prato, dedicato alla salute e sicurezza sul lavoro. Non ci sono investimenti su questo tema. Nonostante tanta tecnologia, non la si usa per creare le condizioni di sicurezza. Inoltre c’ tanta ricattabilit che deriva dalla disoccupazione e dalla precariet , ha aggiunto Camusso. L’aumento dei controlli, ha concluso, una delle strade per risolvere il problema.(ANSA).1 maggio:Camusso,strategia su sicurezza per Paese miglioreAbbiamo bisogno di una strategia nazionale sulla sicurezza sul lavoro per costruire un Paese migliore. Cos la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, dal palco del primo maggio, a Prato. Da questa piazza riaffermiamo un principio che nessun profitto, nessuna pressione pu mettere a repentaglio le vite di lavoratori e lavoratrici. Ad ognuno – ha proseguito – diciamo di fare la sua parte sottolineando come priorit per il sindacato quella della contrattazione. Camusso ha anche evidenziato la questione etica: Non si risparmi mai sulla sicurezza sul lavoro. E ha ricordato i sette lavoratori cinesi morti nel 2013 a Prato che vivevano in condizioni di schiavit. Una tragedia che ha violentemente messo in evidenza la concorrenza sleale e la logica del massimo ribasso. Il 2018 un annus horribilis per gli incidenti mortali, per gli infortuni e le malattie professionali. Una strage continua, ma non c’ nulla di normale nella crescita degli infortuni. Eppure il bollettino di guerra dice che nella maggior parte dei casi si muore nello stesso modo da un tempo infinito, ha detto Camusso. La leader della Cgil ha anche sottolineato la connivenza tra vecchi e nuovi modelli: abbiamo dinanzi a noi il compito di promuovere l’innovazione anche come strumento della sicurezza, dovrebbe essere un criterio stabile di tutti i piani e gli incentivi per l’innovazione. E’ il nostro compito fondamentale nella contrattazione. Perch, ha inoltre sottolineato Camusso, si coglie una verit di questo tempo: risparmio e velocit non sono sinonimo di innovazione e buon lavoro, sono troppo spesso sinonimo di nuovo sfruttamento. Quando vediamo prezzi sempre pi bassi domandiamoci quali condizioni di lavoro ci sono. La sicurezza e la qualit del lavoro non sono il tema di qualcuno, ma devono essere il comportamento di tutti.(ANSA).1 maggio: Furlan, basta morire su lavoro, appello a PaeseE’ un appello alle imprese, che devono fare di pi negli investimenti per la sicurezza, la prevenzione degli incidenti, il rispetto delle leggi e degli accordi con il sindacato sulla tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici, ha detto Furlan. Ma un appello forte anche alle istituzioni, agli enti pubblici, alle Regioni, a tutti quelli che hanno responsabilit e che devono vigilare di pi e meglio nei cantieri, nelle fabbriche, nei trasporti, nei servizi, ha proseguito la leader della Cisl rimarcando che la salute e la sicurezza sono un diritto per tutti. Furlan ha posto l’accento anche sulla necessit di aumentare l’occupazione, a partire dai giovani, e di recuperare i tanti posti di lavoro perduti a causa della crisi. Ecco perch oggi il nostro pensiero va a coloro che lottano per difendere il proprio posto di lavoro, ha detto citando alcuni dei casi di crisi aziendale da Embraco ad Auchan, da Almaviva all’Ilva. E, inoltre, ha fatto riferimento anche ai lavori della gig economy: siamo con i lavoratori di Amazon, di Foodora e di altre aziende che sono sottopagati e senza alcuna tutela, che sfrecciano per le strade ai ritmi serrati imposti dai computer che assegnano le mansioni e controllano le prestazioni. Non ci piace questo modello di sviluppo, dove c’ tanto sfruttamento, dumping nei contratti, rischi per la salute, negazione dei diritti umani essenziali e della dignit stessa della persona. Per la sicurezza e la salute ma non solo per questo c’ tanto bisogno di sindacato confederale nel nostro Paese, ha rimarcato Furlan. (ANSA).1 maggio: Barbagallo, morti sul lavoro come a inizio ‘900ÿOggi siamo allo stesso livello di mortalit del 1911 e questo vuol dire che non stiamo facendo nulla. Lo ha affermato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, parlando dal corteo del primo maggio a Prato dedicato alla salute e alla sicurezza sul lavoro, ricordando di essere andato questa mattina, prima dell’inizio del corteo insieme ai leader di Cigl e Cisl, a deporre una corona al monumento ai caduti sul lavoro a Marcognano dove nel 1911 persero la vita 10 lavoratori. Si mette al primo posto il profitto, ha sottolineato Barbagallo e invece bisogna investire di pi sulla sicurezza sul lavoro e anche aumentare le sanzioni. Parlando dal palco Barbagallo ha quindi rimarcato la sua preoccupazione e indignazione per il fenomeno delle morti sul lavoro: quando gli incidenti sul lavoro si ripetono sempre uguali vuol dire che non si tratta pi di infortuni. Di fronte a tanta negligenza, c’ bisogno di maggior rigore. Cos come stato definito l’omicidio stradale bisogner pensare a qualcosa di simile per salvaguardare con pi efficacia la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Serve una strategia nazionale – ha concluso il leader della Uil – ed necessario accrescere la partecipazione dei lavoratori e dei delegati. (ANSA).ÿ
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