Sarebbe bene fare, penso ai fatti di Macerata ma anche ai fatti di Como, a tante altre cose successe nel Paese, una discussione molto seria: non continuare a minimizzare, a considerarle questioni locali, ma capire che il Paese attraversato da forze che palesemente dicono che meglio tornare alle ideologie razziste e fasciste. Lo ha ribadito Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, a margine di una iniziativa di Cgil Toscana sul ‘Dis-ordinamento istituzionale’. Credo che invece – ha aggiunto – il Paese debba difendere la sua storia, la sua Liberazione, i suoi valori anche perch sono gli unici che permettono una significativa coesistenza sociale. Una riduzione delle diseguaglianze, una qualit della vita, richiedono la democrazia. E oggi, secondo Camusso, c’ una ampissima crisi della partecipazione, che determina poi una logica drammatica che quella che non si ha pi il senso della storia, del valore degli ideali, del senso delle cose che sono successe.(ANSA).La mobilitazione. Il segretario confederale Cgil Giuseppe Massafra ai microfoni di RadioArticolo1: Dobbiamo dare una risposta concreta. Quello che successo non il gesto di un folle, come troppe volte stato definito in questi giorni. ? stato un atto terroristico?Sabato 10 febbraio ci sar una risposta importante attraverso una manifestazione a Macerata in cui tutte le forze democratiche del Paese sono chiamate a partecipare per contrastare questa deriva. Quello che successo non il gesto di un folle, come troppe volte stato definito in questi giorni. ? stato un atto terroristico e noi lo dobbiamo definire come tale?. A dirlo Giuseppe Massafra, segretario confederale della Cgil, che commenta ai microfoni di RadioArticolo1 quanto accaduto sabato scorso nella citt marchigiana ? la folle sparatoria contro un gruppo di migranti per opera di Luca Trani ? parlando della manifestazione cui parteciper anche il segretario generale di corso d’Italia, Susanna Camusso, insieme al gruppo di associazioni e organizzazioni che nei giorni scorsi, prima ancora dei fatti di Macerata, aveva lanciato l’appello ?Mai pi fascismi?.?Siamo in una situazione di grande difficolt , di grande emergenza sociale ? aggiunge Massafra ?. E su questo ci sono nette responsabilit della politica che sta affrontando la campagna elettorale pensando di scaricare le responsabilit ?. Un clima di odio generalizzato, ricorda il dirigente sindacale, del quale hanno fatto le spese anche alcune sedi della Cgil ?bersaglio di attacchi da parte di coloro a cui non piace il nostro impegno per i migranti e per i processi di integrazione. Episodi che ci mettono nelle condizioni di incrementare il nostro impegno? e di rilanciare ?la richiesta di agire affinch le organizzazioni neofasciste vengano vengano immediatamente sciolte, come prevede la Costituzione. Abbiamo la necessit , il dovere di agire concretamente affinch questa situazione venga fermata al pi presto. Il vero gesto patriottico guardare al senso profondo di ci che scritto nella nostra Costituzione, su quello che c’ il tratto identitario del nostro essere umani?.?Nonostante il fenomeno migratorio sia rimasto sostanzialmente invariato nel tempo, oggi appare come il primo problema ? prosegue Massafra nel suo ragionamento ? perch c’ una strumentalizzazione a monte, c’ la necessit di deresponsabilizzare le scelte che hanno prodotto disuguaglianze e divaricazioni nella societ , impoverendo sempre di pi larghi strati di societ a vantaggio di pochi beneficiari nei processi di globalizzazione?. Tutto ci, prosegue il dirigente della Cgil, ? avvenuto in maniera consapevole e adesso si pagano le conseguenze del disagio sociale: la gente pi povera si sente minacciata, ma invece di guardare alle responsabilit di chi ha creato questa situazione, prova a scaricarle su chi pi povero, sugli altri che arrivano, quasi come se fossero loro gli usurpatori. Noi ? conclude ? abbiamo il dovere di ribaltare questa situazione, di creare le condizioni perch nella societ si riducano le disuguaglianze a partire dalla leva del lavoro per garantire una prospettiva a tutti. E possiamo farlo a partire dalla nostra capacit di radicamento andando nelle periferie e sui luoghi di lavoro a parlare di questo?.Macerata: Biffoni, rischi in Toscana? C’ sentimento tensioneSentimenti di questo genere forse noi non ne registriamo di un’asprezza cos ampia, per pu accadere, nel senso che un episodio che non va sottovalutato, perch la tensione c’ su questo tema, indubbio. Lo ha affermato Matteo Biffoni, presidente di Anci Toscana e delegato nazionale Anci per l’immigrazione, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se temesse anche in Toscana il verificarsi di episodi analoghi ai fatti di Macerata. C’ un sentimento di tensione, e quindi va mantenuta altissima l’attenzione sia dal punto di vista dell’organizzazione della gestione del fenomeno, sia dal punto di vista dell’ordine pubblico, ha aggiunto Biffoni, parlando a margine di una iniziativa di Cgil Toscana oggi a Firenze.(ANSA). da rassegna.it
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