Otto ore di stop dalle 10 alle 18. La media dell’85 per cento, con punte del 100 in alcuni impianti, rilevano i sindacati. Alla base della protesta, il mancato rinnovo dell’integrativo e il parziale riconoscimento del premio di risultatoDai primi dati l’adesione dell’85 per cento, con punte del 100 per cento in alcuni impianti. Lo sciopero sta andando molto bene. A dirlo sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf e Fast Mobilit , commentando lo stop delle lavoratrici e dei lavoratori di Italo in corso oggi (luned 29 gennaio) dalle ore 10 alle 18. Ricordiamo all’azienda – proseguono le sigle sindacali – che non ha senso parlare di regole se non sono condivise e che il premio di risultato non una gentile concessione, ma un diritto contrattuale dei lavoratori, i quali non possono essere chiamati solamente a condividere le perdite e non gli utili.Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf e Fast Mobilit rimarcano che in passato il premio di risultato, come previsto, stato erogato a tutti i dipendenti, poi solo a una parte di loro e ad altri no, con un criterio non chiaro, per cui valuteremo anche iniziative legali per tutelare gli esclusi, oltre a proseguire la nostra azione di lotta se Ntv non invertir la rotta. In merito allo svolgimento dello sciopero, concludono i sindacati, ci auguriamo che Italo non utilizzi macchinisti in pensione, ex dipendenti di Trenitalia, per le sostituzioni.Alla base della protesta, dunque, c’ il mancato rinnovo del contratto aziendale, scaduto da tempo, e il mancato riconoscimento del premio previsto dallo stesso contratto e dovuto ai lavoratori per via degli ottimi risultati conseguiti dall?azienda. ?Siamo perplessi ? aggiungono i sindacati ? per la mancata convocazione sulle ragioni dello sciopero da parte di Ntv, che dimostra la massima indifferenza rispetto ai diritti, ai bisogni e alle esigenze di tutto il personale, che con professionalit e sacrifici ? tra questi, un periodo in regime di solidariet ?, ha consentito la ripresa economica dell?azienda. Se Ntv continuer a ignorare le legittime richieste dei lavoratori, la protesta non potr che continuare, nel rispetto della legge 14690 sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali?. (ANSA)
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