Niente di nuovo. Altre case fabbrica sequestrate a Prato. Un sistema che la Filctem Cgil continua a sostenere non si arrester se non si andr a colpire il problema al cuore. E il cuore il luogo in cui le stoffe che si cuciono nelle confezioni vengono realizzate: poco pi di una manciata di tintorie e stamperie.Quanto tempo serve ancora per provare a cambiare strategia??? palese che ci siano centinaia di appartamenti-dormitorio funzionali alle imprese illegali con decine di lavoratori sfruttati. E a fronte di uno che chiude, ce ne sar sempre un altro che apre?, ripete, come un mantra ormai da anni, Massimiliano Brezzo, segretario della Filctem Cgil di Prato. ?Lo abbiamo detto pi volte e scritto sul Protocollo per il lavoro dignitoso che abbiamo consegnato a tutti gli organi di controllo. E abbiamo scritto, tutti insieme, con tutte le categorie economiche, che a fianco dei controlli Asl, certamente necessari, sono indispensabili anche controlli da parte di Inps e Ispettorato per verificare le condizioni di lavoro di chi occupa i posti-letto in quei dormitori?.?Anche i recentiÿ articoli che riferiscono dei sequestri delle fabbriche dormitorio non parlano di verifiche sull?eventuale lavoro nero degli occupanti o sui contributi non versati da parte dei titolari. E non pu essere altrimenti perch l?Asl non ha queste competenze. Il ?sistema? lo sa e prospera, ogni singola confezione-dormitorio o casa-fabbrica sacrificabile: l?importante mantenere circa quattromila aziende dove si possano sfruttare persone di ogni etnia, specie la notte e la domenica, quando i controlli, a Prato, sembrano vietati dalla legge?.?Il Protocollo, che il primo marzo compie un anno, illustra nel dettaglio che le case fabbrica sono alimentate dal tessuto tinto o stampato in una ventina di tintorie e stamperie e che queste producono con gli stessi metodi, negli stessi orari e con lo stesso indegno sfruttamento della mano d?opera. Basterebbe che chi di dovere verificasse se questo vero. E, se lo fosse, controllasse come, e soprattutto quando si lavora in quest?ultime. A distanza di quasi un anno ancora non ci risultano controlli notturni o festivi?.ÿ
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