La prescrizione che si abbatte su molti processi, le carenze negli organici dei magistrati, l’allarme terrorismo e il rischio di infiltrazioni della criminalit organizzata nelle aree colpite dai recenti terremoti e in altre aree del Paese: sono stati gli argomenti ricorrenti nelle relazioni del presidenti delle Corti d’appello e dei Procuratori Generali alle cerimonie di apertura dell’anno giudiziario. A TORINO toni forti su prescrizione e arretrati. Il presidente reggente, Edoardo Barelli Innocenti, ha citato due processi per casi gravi casi di abusi sessuali dichiarati prescritti perch i fatti si erano svolti a 16 e a 20 anni di distanza. Qualcuno non ha fatto fino in fondo il proprio dovere, ha detto. A MILANO evidenziati la minaccia terroristica dell’Isis che resta elevata, l’elevato numero di procedimenti per abusi e violenze sui bambini e il sovraffollamento nelle carceri. E’ emerso anche un progressivo calo delle dichiarazioni di fallimento, a conferma che l’ondata di piena della lunga crisi economica appare in assestamento. Criminalit organizzata cauta e silente, infortuni sul lavoro mortali e mancanza di denunce per corruzione, concussione e usura sono i fenomeni tratteggiati a GENOVA dal procuratore generale Valeria Fazio. A TRENTO stato fatto il punto sulla riorganizzazione dovuta all’entrata in vigore della norma di attuazione che delega la Regione Trentino Alto Adige a funzioni di supporto agli uffici giudiziari. In Veneto lo scorso anno il 45% dei processi in appello finito con la prescrizione, distruggendo il lavoro e i costi per gestire i procedimenti, ha detto la presidente della Corte d’Appello di Venezia Ines Maria Luisa Marini. Organici dei magistrati al completo nel distretto della Corte d’appello di TRIESTE, ma mancano funzionari e dirigenti amministrativi. Gli omicidi di ‘Igor’, gli stupri di Rimini e la vicenda della donna sfregiata dall’acido hanno trovato spazio nel discorso del Pg di BOLOGNA Ignazio De Francisci: la nostra regione stata investita nei mesi scorsi da una ondata di violenza veramente impressionante, ha detto. L’aumento dei reati in Toscana e il consolidamento della mafia cinese sono stati tra gli elementi emersi a FIRENZE. Attenzione alta nelle Marche sui fenomeni mafiosi legati agli appalti e ai cantieri post terremoto. Il procuratore generale di ANCONA Sergio Sottani ha ricordato le segnalazioni pervenute dall’Anac sulla presenza di soggetti legati alla criminalit nei cantieri e l’indagine della Procura di Macerata su casi di caporalato. Il tema del dopo-terremoto stato affrontato anche a PERUGIA dal pg Fausto Cardella: i risultati di alcune indagini – ha detto – hanno documentato come l’Umbria richiami gli interessi economici di organizzazioni criminali. La diffusione della criminalit organizzata nel Lazio pu essere mortale, ha ammonito il procuratore generale della Corte d’Appello di ROMA, Giovanni Salvi, mentre il procuratore Giuseppe Pignatone ha detto che la ricerca del consenso sociale non n compito n fine del lavoro dei pubblici ministeri. Sempre a Roma il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, ha detto che maturo il tempo per avviare un grande progetto per una nuova e moderna sede degli uffici giudiziari della Capitale. Il presidente della Corte d’Appello de L’AQUILA Fabrizia Francabandera ha ricordato le inchieste in corso sulla tragedia dell’hotel Rigopiano, con le contemporanee emergenze neve e terremoti, e quella sugli incendi dolosi che in estate hanno devastato il monte Morrone. Nel distretto di CAMPOBASSO su 68 richieste di misure cautelari 25 hanno riguardato stalking e maltrattamenti. Al centro dell’attenzione del presidente della Corte di Appello di NAPOLI Giuseppe De Carolis il fenomeno delle baby gang non nuovo ma che ha assunto negli ultimi tempi connotazioni di particolare gravit . Allarme femminicidi nel distretto di BARI, passati in un anno da 19 a 25, e segnali preoccupanti anche su morti bianche e prescrizione. A POTENZA stata evidenziata la gravit in cui versa il distretto, per la continua mobilit dei magistrati. I presidenti delle Corti d’appello di CATANZARO, Domenico Introcaso, e di REGGIO CALABRIA, Luciano Gerardis, hanno lanciato l’allarme sulla presenza sempre pi invasiva della ‘ndrangheta in Italia ed all’estero. Grido d’allarme, sempre a Catanzaro, del pg Nicola Gratteri: bisogna chiudere alcune Corti d’appello e ridurre il numero di magistrati anche in luoghi di grande tradizione perch non possibile e accettabile che alcuni pm abbiano 50 fascicoli e altri 1.500. A PALERMO critiche del procuratore Francesco Lo Voi sul tema intercettazioni. La recente riforma – ha detto – rischia di non risolvere il problema da cui si dice sia nata ma al contempo creer enormi difficolt interpretative e applicative: a chi indaga e a chi sottoposto alle indagini, al pm ma anche agli avvocati e anche ai giudici. A CAGLIARI, infine, il presidente di Corte d’Appello della Sardegna, Gemma Cucca, ha annunciato l’imminente conclusione di un’indagine su una presunte struttura organizzata di matrice islamica. Fonte AnsaAnno giudiziario:Firenze; Cassano,vigili su questione morale Anche pg Viola su illeciti che hanno coinvolto alcuni magistratiLe vicende che hanno riguardato alcuni magistrati in servizio nel distretto dimostrano che deve essere sempre mantenuta alta l’attenzione sugli aspetti deontologici e professionali e una corretta amministrazione della giustizia ha bisogno di magistrati che, consapevoli del delicato e difficile compito ad essi attribuito, inverino i principi costituzionali di soggezione esclusiva alla legge, di autonomia ed indipendenza non quale prerogativa di casta, bens quali presupposti dell’imparziale applicazione della legge e, quindi, dell’uguaglianza dei cittadini dinanzi ad essa. Cos nella sua relazione all’anno giudiziario, il presidente della corte di appello di Firenze, Margherita Cassano, ha dedicato un capitolo alla questione morale nella magistratura, anche riferendosi ad alcuni singoli casi controversi, di tipo differente, avvenuti nel distretto. Solo cos – ha aggiunto Cassano – pu essere scongiurata qualsiasi pericolosa forma di scollamento tra Costituzione formale e materiale, tuttavia pur nella consapevolezza della gravit del problema d , per, fiducia pensare che la magistratura stessa possiede al suo interno gli antidoti per contrastare eventuali comportamenti illeciti dei suoi appartenenti Sul tema intervenuto anche il pg di Firenze Marcello Viola: Dobbiamo esercitare vigilanza sull’etica dei nostri comportamenti – ha detto – al fine di evitare che le pochissime condotte censurabili, come ve ne sono state, possano sortire gravi effetti sulla credibilit del lavoro dei tanti magistrati che ogni giorno dimostrano di possedere seriet professionale, spirito di servizio e di sacrificio.(ANSA).Anno giudiziario, i reati contro le donne sono la conseguenza di una carenza di culturaÿC’ un passaggio, nelle relazioni con cui la presidente della Corte di Appello e il procuratore generale hanno aperto a Firenze l’anno giudiziario, che riguarda il numero dei reati e, tra questi, quelli in particolare contro la libert individuale e contro la famiglia. I numeri parlano da soli: le violenze sessuali sono aumentate del 29,5% e i maltrattamenti in famiglia e l’inosservanza degli obblighi familiari del 41,7 per cento. Il fatto di denunciare quanto subito pu essere considerato un passo in avanti, laddove tutto finiva troppe volte soffocato dal silenzio. E’ il mezzo bicchiere pieno di un fenomeno che tende ad emergere, si detto stamani al Palazzo di giustizia, grazie anche alla rete di assistenza e protezione resa possibile grazie ad un lavoro di squadra e alcuni protocolli.Ma la situazione grave ed esige attenzione. Si tratta di reati ? denunzia la presidente Margherita Cassano ? che denotano l’incapacit di adattarsi ad un nuovo assetto sociale che vede sullo stesso piano donne e uomini e, soprattutto, una grave carenza culturale di cui responsabile ogni cellula della societ . Una tendenza assolutamente allarmante ? sottolinea il procuratore generale Marcello Viola -, un fenomeno di intollerabile drammaticit e una piaga intollerabile.La Regione Toscana lavora, gi da tempo, ad un cambiamento culturale per contrastare quegli stereotipi di genere che si trasformano in discriminazioni, abusi, stalking, violenze fisiche e psicologhe fino all’omicidio. Lo fa nelle scuole e con i giovani. Lo fa con i centri di ascolto. Lo fa con i giornalisti per aiutare una corretta rappresentazione dell’immagine femminile. Lo ha fatto, e lo ricorda in questo caso il procuratore generale Viola, con forme avanzate di sensibilit politica e sociale, essendosi dotata da tempo dio una legge sulla violenza di genere e un’articolata serie di esperienze positive. Tra queste rammenta il Codice Rosa, con l’obiettivo di realizzare una rete di servizi socio-sanitari capaci di dare risposte adeguate in situazioni di emergenza e tutelare immediatamente le vittime di violenza. com reg
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