Chiediamo alla magistratura di indagare a 360 gradi perch temiamo che quanto successo ieri sia il frutto di un attentato di carattere razzista. Non abbiamo una certezza ma sappiamo che alle 11 del mattino nessuno era a cucinare o riscaldarsi dentro quelle baracche. E’ quanto ha dichiarato ai giornalisti il presidente dell’associazione Nazione rom Marcello Zuinisi, parlando a nome della famiglia di Marian Ciungo, il 27enne romeno morto ieri nell’incendio scoppiato in un capannone occupato all’Osmannoro (Firenze). Zuinisi, insieme ai familiari del giovane, ha incontrato la stampa dopo l’incontro avuto col presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani. Zuinisi ha sostenuto che il 31 dicembre 2010 gi come comunit rom subimmo un attentato incendiario e nonostante una testimonianza oculare l’inchiesta stata archiviata. Ancora, che il 17 novembre abbiamo fatto una manifestazione sotto la prefettura per protestare contro le politiche anti rom degli amministratori pubblici dell’area fiorentina. Quel giorno Marian Ciungo era in prima fila. Dopo quella manifestazione su Fb sarebbero apparse minacce di morte per Marian e per tutta la comunit rom di Quaracchi. Zuinisi ha anche chiesto, sempre a nome della famiglia del 27enne, il lutto cittadino a Firenze, perch questo ragazzo era un angelo e merita rispetto. Non si pu morire per esclusione sociale. Marian – ha spiegato – aveva una disabilit del 100% e negli ultimi 10 anni stato sgombrato dieci volte insieme alla sua famiglia dai sindaci dell’area metropolitana di Firenze. (ANSA)
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