Assolutamente inopportuna alla luce dei sacrifici richiesti quotidianamente ai lavoratori e alla stringente politica di taglio dei costi imposta alla banca dalle autorit europee. Cos in una nota Fabi, First Cisl Cgil Fisac, Uilca e Unisin di Siena sulla decisione del Cda di Mps di deliberare, lo scorso 13 dicembre, la promozione di 49 nuovi dirigenti. Inopportuna appare anche la contestuale decisione di distribuire a parte del personale gratifiche economiche in modo totalmente discrezionale. Sono interventi che mal si conciliano con la ricapitalizzazione operata dallo Stato e rappresentano un vero affronto alle migliaia di lavoratori della banca che da anni contribuiscono ai piani di risanamento con giornate di solidariet , decurtazione del Tfr e uscite dal lavoro tramite il fondo esuberi. Per i sindacati la decisione del cda appare, oltre che sbagliata, anche assolutamente sospetta nei tempi: Tali delibere sono state assunte da un Cda in scadenza, nel corso della sua ultima riunione prima dell’assemblea dei soci che decreter il rinnovo dei componenti; un Cda, oltretutto, che ha visto il proprio presidente, ing.Falciai, ritirarsi nella giornata dalla corsa per la ricandidatura, a seguito delle vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto. Secondo i sindacati lo Stato, azionista di Mps al 68%, deve prendere posizione rispetto a quanto accaduto che rappresenta, a tutti gli effetti, un ‘colpo di coda’ del Cda uscente. In una lettera inviata al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e alla Commissione europea, i sindacati chiedono se le decisioni assunte dal Cda di Mps siano compatibili, o meno, rispetto alle normative europee in caso di autorizzazione ai cosiddetti ‘aiuti di Stato’. In caso di violazione delle norme, i sindacati chiedono di intervenire per sanzionare chi si reso responsabile di tali decisioni. (ANSA)Mps: Morelli, riduzione mio stipendio copre costi nomineLa manovra di nomina di 49 dirigenti in Mps alla banca costata 340 mila euro lorde. La banca copre ampiamente questa cifra con la riduzione del mio emolumento, che passa da 1,4 mln a 460 mila euro, come prevedono le norme sulla ricapitalizzazione precauzionale. Lo ha detto l’ad di Mps, Marco Morelli, rispondendo in assemblea a domande dei soci. Noi – ha aggiunto – oggi abbiamo un’incidenza di dirigenza sui dipendenti dell’1,24%, dati Abi, rispetto a una media di sistema del 2,3%. Quindi siamo praticamente alla met . Ritengo che nominare dei dirigenti dall’interno della banca sia necessario, ha continuato, e sia assolutamente giusto e corretto, ricordando che uno dei pochissimi sistemi che ho per dimostrare riconoscenza alla gente che, nonostante si sia in un piano di ristrutturazione e non si possano aumentare gli stipendi n dare incentivi. Morelli ha ricordato che i dipendenti sono 24.700 e che anche i 49 dirigenti fanno gi parte del personale. La met di questi – ha aggiunto – non prenderanno un euro di aumento di stipendio, anzi li posso licenziare domattina, perdono una serie di benefit.(ANSA).
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