Sono stati presentati presso lo stabilimento Barilla di Ascoli Piceno, che festeggia i 35 anni di attivit , i nuovi contratti triennali di coltivazione del grano duro 2017-2019 in base ai quali il Gruppo di Parma acquister oltre 200 mila tonnellate dagli agricoltori di Marche, Umbria, Toscana e Lazio con una crescita del livello qualitativo pari al +1% di proteine rispetto al 2016. Oltre 3.000 le aziende agricole del Centro Italia coinvolte e 20.000 gli ettari che rientrano nel nuovo contratto. Circa il 40% dei volumi acquistati da Barilla (80.000 tonnellate) riguarder le variet top quality aureo e svevo che garantiscono un livello proteico superiore al 13,5%. L’accordo si traduce anche in una maggiore remunerativit per le imprese agricole del territorio, con premi legati al raggiungimento dei target qualitativi, oltre alla possibilit di accedere ai finanziamenti del Mipaaf per un importo stanziato di 10 milioni. In Centro Italia, grazie a questi accordi di filiera nati una decina di anni fa, c’ stata una crescita significativa della qualit del grano locale, che nel raccolto 2017 ha raggiunto un contenuto proteico superiore al 13,5% (+1% rispetto al 2016) consentendo la produzione di semola di alta qualit nel mulino delle Marche con una miscela costituita dal 100% di grani di provenienza del Centro Italia. Il grano raccolto nelle Marche, in Toscana, Umbria e Lazio viene macinato nel mulino di Castelplanio. Una parte di questo grano viene destinato alla produzione della pasta integrale. (ANSA).
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