Cgil, Cisl e Uil chiedono a governo e Parlamento un impegno a incrementare nella legge di bilancio 2018, nel modo pi ampio possibile, le risorse per il Fondo. Occorre anche potenziare i servizi per l’inclusione e avviare una vera politica redistributivaLa povert ancora un dramma che sottrae diritti e futuro a una quota rilevante della popolazione del nostro Paese. I timidi segnali di ripresa economica non devono fare dimenticare un dato: in Italia vivono in povert assoluta 4,7 milioni di persone, pari al 7,9% della popolazione complessiva. L?introduzione del Reddito d?inclusione (Rei) un’innovazione strutturale che riprende numerosi aspetti della proposta dall?Alleanza contro la Povert in Italia, cio una misura che garantisce sostegno economico alle famiglie, costruendo contestualmente percorsi d’inclusione sociale. ? l’appello unitario lanciato da Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.Va dato atto a Governo e Parlamento di aver conseguito un risultato importante. Ma la prossima legge di Bilancio pu rappresentare un altro decisivo passaggio della lotta alla povert nel nostro Paese, in quanto lo stanziamento attuale rende possibile includere solo 1,8 milioni di individui, cio il 38% del totale della popolazione in povert assoluta: pertanto, il 62% dei poveri ne rimarr escluso. In particolare, il 41% dei minori in povert assoluta non sar raggiunto dalla misura, continuano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.Pure consapevoli della necessaria gradualit del completamento di una misura a vocazione universalistica, complessa e innovativa per il nostro Paese, i confederali chiedono a Governo e Parlamento un impegno a incrementare, nel modo pi ampio possibile, le risorse per il Fondo per la lotta alla povert nella prossima legge di Bilancio, insieme alla definizione di un Piano pluriennale di lotta alla povert .Tutto questo, per includere una quota pi rilevante di beneficiari, incrementare l?importo del beneficio e potenziare i servizi per l?inclusione; avviare una politica redistributiva nel nostro Paese, a partire da chi sta peggio; rafforzare la ripresa economica a partire da condizioni sociali e territori altrimenti esclusi; creare le condizioni per un?inclusione lavorativa. La lotta alla povert deve essere considerata, insieme a incisive politiche per lo sviluppo e il lavoro, una delle priorit per uscire davvero e tutti dagli effetti della crisi economica. ? in gioco la piena cittadinanza sociale ed economica di tutti. Non perdiamo un?occasione per rendere pi giusto, inclusivo, coeso e meno ineguale il nostro Paese, concludono i tre leader sindacali. da rassegna.it
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