Subito un confronto vero con il sindacato e con le scuole.La FLC CGIL ha da sempre sostenuto la necessit di estendere l?obbligo scolastico, non semplicemente di istruzione e formazione, fino ai 18 anni. Ne esistono la necessit e le condizioni. Il nostro Paese pu e si deve permettere di investire le risorse necessarie per far seguire, ai giovani che entrano nella scuola italiana, un percorso che consenta davvero la piena attuazione dei valori costituzionali di libert , uguaglianza, democrazia e pieno sviluppo della persona umana.Per questa ragione, riteniamo del tutto sbagliata la curvatura ?funzionalista? attribuita dalla ministra alla proposta, cio legata unicamente agli interessi del mondo produttivo, che pur nella sua importanza sembra essere, di nuovo, l?obiettivo prevalente sotteso alla legge 1072015 e pi in generale dell?attuale governo. Cos come appare profondamente errata l?operazione che sembra voler compensare la prevista riduzione del percorso delle scuole superiori a quattro anni con un innalzamento dell?obbligo che, cosiffatto, fallir gli obiettivi fondamentali sopra richiamati. Soprattutto se essi sono dettati dalla ?formazione del capitale umano?, sulla quale si spesa la ministra. Si tratta allora di ricostruire, a partire da una vera volont politica, le condizioni perch le scuole, in autonomia, con le risorse necessarie e con l?aiuto dell?intera societ , possano farsi carico di una missione fondamentale: sviluppare innanzitutto le potenzialit personali e individuali delle nuove generazioni e adeguare saperi e competenze alle necessit della vita sociale ed economica del Paese.Nel passato, seppur con evidenti contraddizioni, stato introdotto l?obbligo di iscrizione ad un percorso di istruzione e formazione entro i 16 anni e l?obbligo di permanere nel sistema di istruzione e formazione per conseguire un titolo di qualifica o di diploma entro i 18 anni. Questo quadro confuso e improduttivo ha mostrato tutti i suoi limiti. Da ci la ormai storica proposta della Cgil di elevare l?obbligo scolastico a 18 anni. Per questo obiettivo sono per necessari chiarezza sulle finalit e coinvolgimento dei soggetti che debbono attuare il cambiamento: il personale delle scuole autonome e le loro rappresentanze sindacali, le associazioni professionali, il mondo della ricerca pedagogica.E sono necessarie le risorse. Alla proposta di elevamento dell?obbligo a 18 anni, contenuta peraltro nel Piano del Lavoro della CGIL, insieme ad altre proposte di riqualificazione dell?intero sistema scolastico (la generalizzazione della scuola dell?infanzia ad esempio), la FLC CGIL ha accompagnato anche una quantificazione delle risorse occorrenti: si devono investire 17 miliardi di euro che corrispondono a quel punto di PIL che ci manca nell?investimento in istruzione per essere allineati alla media dei Paesi Ocse.La ministra Fedeli ha anche detto che occorre aumentare gli stipendi agli insegnanti. ? quello che chiede il Sindacato. Ma alla ministra spetterebbe di reperire le risorse, perch gli annunci, alla fine della legislatura, rischiano di trasformarsi in propaganda politica piuttosto che negli impegni mantenuti, tra i doveri di chi invece dirige un dicastero. da jobsnews.it
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